Private label nel carrello dei consumatori europei
27 set 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Cresce l'attenzione anche verso la sostenibilità
I consumatori europei scelgono le private label, i marchi privati per far fronte all'aumento del costo della vita. Lo sostiene uno studio condotto da Amcor, uno dei giganti mondiali del packaging con sede in Australia: il report, basato sulle risposte di oltre 3.000 acquirenti di generi alimentari in sei Paesi europei, mette in evidenza la crescente popolarità delle private label, determinata principalmente dall'aumento del costo della vita, lo stesso che sta facendo balzare in avanti in Italia il segmento dei prestiti personali da parte di famiglie a caccia di aiuti.
Il 70% delle famiglie europee compra private label
La ricerca indica che i prodotti a marchio privato sono diventati un pilastro delle famiglie europee: il 70% dei consumatori li inserisce attivamente nella propria routine di spesa. Con l'aumentare delle pressioni economiche, l'indagine ha rilevato che l'85% dei consumatori eleva il "prezzo" a considerazione principale nella scelta dei prodotti a marchio privato. Il 50% dei consumatori, invece, li continua a preferire soprattutto per l'alta soddisfazione che riceve dal punto di vista della qualità.
Occhio anche alla qualità
Se il prezzo è una motivazione primaria, tutti i consumatori non sono disposti a scendere a compromessi sulla qualità: la ricerca ha individuato nel "gusto migliore", nella "produzione locale" e negli "ingredienti più puliti" i principali fattori che influenzano la percezione della qualità.
"Sebbene lo studio confermi che il prezzo dei prodotti a marchio privato influisce sulle decisioni di acquisto dei consumatori di generi alimentari nell'attuale clima economico, la qualità è ancora un fattore cruciale che influenza il percorso di acquisto dei consumatori - sottolinea Madalina Mitru, responsabile Marketing strategico di Amcor - Il gusto, la qualità e l'origine sono ancora tutti importanti quando i consumatori prendono decisioni di acquisto".
Il 42% degli acquirenti guarda alla sostenibilità
Inoltre, la ricerca fa luce sull'evoluzione degli atteggiamenti dei consumatori nei confronti della sostenibilità, in particolare per quanto riguarda i rivenditori e i marchi. Ebbene, il 42% dei consumatori europei ritiene che i rivenditori stiano facendo passi avanti negli sforzi di "produzione locale"; un terzo dei consumatori percepisce progressi nella "riduzione dei rifiuti alimentari", "imballaggi meno eccessivi" e "imballaggi più sostenibili".
Margini di miglioramento per il packaging
Il 35% degli acquirenti di generi alimentari, infatti, indica che i rivenditori devono compiere maggiori sforzi per ridurre gli imballaggi eccessivi e il 33% che si aspetta alternative di imballaggio più sostenibili.
Anche l'imballaggio gioca un ruolo fondamentale nelle scelte dei consumatori: il 28% degli acquirenti ha dichiarato che un imballaggio più sostenibile li ha spinti a scegliere i prodotti a marchio privato. Affermazioni come "confezione riciclabile", "meno plastica", "meno imballaggi" e "imballaggi di carta" sono emerse come fattori che influenzano positivamente l'acquisto di prodotti a marchio privato.
Acquisti sempre più eco-consapevoli
"Vediamo un crescente spostamento verso l'acquisto di generi alimentari eco-consapevoli sia per i prodotti a marchio privato che per quelli di marca - aggiunge Mitru - I consumatori si aspettano sempre più che i loro prodotti preferiti dimostrino come le aziende che li producono stanno migliorando la sostenibilità. I rivenditori e i marchi possono adottare imballaggi più sostenibili per aiutare a fidelizzare i clienti e dimostrare il loro costante impegno a promuovere la circolarità e a ridurre l'impronta di carbonio".
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