Primo trimestre 2025: volano i prestiti personali
29 apr 2025 | 2 min di lettura
Segnale di ritrovata fiducia dopo un 2024 caratterizzato da cautela. È questa, in estrema sintesi, la fotografia scattata dal Crif e relativa al primo trimestre 2025 per quanto riguarda la domanda di prestiti da parte delle famiglie italiane. Compresi i prestiti personali, la richiesta è cresciuta del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Cresce anche l’importo medio richiesto che ha registrato un aumento significativo: considerando sia i prestiti personali che quelli finalizzati, la media si attesta a 10.161 euro, in crescita dell’8,3% rispetto al primo trimestre del 2024, il valore più alto degli ultimi dieci anni, ben al di sopra dei 7.724 euro registrati nel 2015, spinto in larga parte dall’inflazione.
Prestiti personali volano: +15,9%
Più precisamente, nel primo trimestre le richieste di prestiti personali è volata a +15,9%: i finanziamenti finalizzati hanno fatto registrare una frenata dell’8,6% rispetto al corrispondente periodo del 2024. Per quanto riguarda l’importo medio per entrambe le forme tecniche i segnali sono positivi ma con diverse incidenze: per i prestiti finalizzati +9,6% (7.518 euro), mentre i prestiti personali hanno registrato un incremento più contenuto (+2,4%) e un valore medio di 12.495 euro.
Tendenza incoraggiante
“I dati relativi al primo trimestre dell'anno - spiega Simone Capecchi, Executive Director di Crif - confermano una tendenza incoraggiante per la ripresa del credito alle famiglie, grazie alle condizioni favorevoli della politica monetaria della BCE. In particolare, osserviamo una forte prevalenza verso la domanda di prestiti personali, a dimostrazione di una rinnovata fiducia dei consumatori nel progettare spese future. Allo stesso tempo però, a questa dinamica si associa una rigorosa valutazione della capacità di rimborso e del credito sostenibile, nella maggior parte dei casi, infatti, gli importi richiesti sono inferiori ai 5.000 euro. Infine, la modalità di pagamento si fa sempre più digitale e si sposta verso la formula ‘Buy now, pay later’ che permette di diluire ulteriormente anche i piccoli acquisti quotidiani (il 61% dei prestiti è tra 0 e 150 euro) rispetto ai vecchi modelli di finanziamento, i cosiddetti small ticket”.
Prestiti di piccoli importi, a 60 mesi
L’analisi della distribuzione delle richieste per fascia di importo del finanziamento conferma che nel I trimestre 2025 le preferenze degli italiani si sono concentrate nella classe inferiore ai 5.000 euro, che arriva a spiegare quasi la metà delle richieste con il 45,1% del totale. Osservando, infine, la distribuzione delle istruttorie di credito in relazione all’età del richiedente, il Barometro Crif evidenzia come nel primo trimestre dell’anno sia stata la fascia compresa tra 45 e 54 anni: è questa la quota maggioritaria pari al 23,3% del totale, seguita da 35-44 anni con il 20,5%.
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