Vacanze: turismo in ripresa ma ancora lontano dai livelli pre-Covid

A fornire il quadro della situazione è il report Viaggi e vacanze in Italia e all’estero. Anno 2022 pubblicato dall’Istat.

Viaggi e vacanze in Italia e all’estero

Nel 2022 i viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila (346 milioni e 966mila pernottamenti), in aumento rispetto al 2021 (+31,6%) ma ancora sotto i valori precedenti alla pandemia (-23% rispetto al 2019).

In recupero quasi totale le vacanze di 4 o più notti, che tornano ai livelli del 2019, mentre le vacanze più brevi (1-3 notti) restano ben al di sotto dei numeri che avevano caratterizzato il periodo precedente alla pandemia (-26%). Le persone che hanno fatto almeno una vacanza tra luglio e settembre salgono al 35,7%, contro il 33,9% del 2021 (37,8% nel 2019).

I viaggi all’estero (19,7% del totale) rivelano invece una voglia di evasione molto forte e mostrano aumenti a tre cifre (+143%). Anch’essi tuttavia non raggiungono ancora i livelli precedenti la pandemia (-36,4% rispetto al 2019). Anche i viaggi in Italia riprendono a crescere (+18,3% sul 2021, 17,6 milioni le notti recuperate), seppur inferiori di circa il 19% rispetto al 2019.

Prevalgono le vacanze “lunghe”, di 4 o più notti (55% dei viaggi e circa 83% delle notti), che nel 2022 salgono a 30,1 milioni (+23,2%; +20,5% in termini di notti) e si riportano sostanzialmente ai livelli pre-pandemia.

In crescita gli spostamenti nei Paesi extra Ue

Non più ostacolati dalle restrizioni alla mobilità, gli italiani hanno puntato su mete oltreconfine. Più costose, ma anche accessibili attraverso prestiti personali su misura, le vacanze all’estero hanno privilegiato i Paesi non UE: i flussi turistici si sono stati tre volte superiori a quelli del 2021.

In sintesi, nel 2022, pur continuando a prevalere la connotazione domestica dei viaggi (l’80,3% degli spostamenti ha come destinazione una località italiana), la quota dei soggiorni oltre confine è salita al 19,7% (era 10,7% nel 2021, 9,1% nel 2020) avvicinandosi progressivamente ai livelli pre- Covid (23,9% nel 2019). In particolare, a giugno, luglio e agosto, gli italiani riservano alle mete straniere il 20,6% delle vacanze ( percentuale che sale al 24,3% in caso di vacanze lunghe), quota in crescita rispetto al 2021 di oltre 11 punti percentuali (quasi 14 punti percentuali per le vacanze lunghe).

Le destinazioni italiane

Il Nord rimane l’area del Paese con più potere attrattivo (39,4% dei viaggi), sia per le vacanze, (soprattutto se brevi, 50,5%), sia per i viaggi di lavoro (42,3%). Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Lazio e Campania sono le sei regioni più visitate e accolgono complessivamente il 53,9% degli spostamenti interni, con quote che variano tra il 6,3% della Campania e l’11,1% della Toscana. Anche nel 2022 quest’ultima rimane la regione preferita per le vacanze (11,3%), soprattutto quelle brevi (12,2%). Il Lazio è riuscito a recuperare le posizioni perse nel biennio precedente e a risalire la graduatoria delle regioni più visitate in generale e soprattutto delle vacanze brevi, anche grazie alla crescita delle vacanze culturali, tradizionalmente molto frequenti nella regione.

Il Trentino-Alto Adige torna a essere la regione più frequentata in occasione delle vacanze del primo trimestre (13,5%), dopo il blocco pressoché totale della stagione turistica invernale 2021 causato dei provvedimenti restrittivi per contrastare la pandemia.