Italia paese di cessione del quinto
24 ott 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
L'Italia è diventato il paese del boom. Non stiamo parlando, però, di auto o immobili, ma di prestiti personali. Più precisamente di cessioni del quinto dello stipendio o della pensione. La conferma che gli italiani vi ricorrono con sempre maggiore frequenza arriva dall'ultima analisi di First Cisl secondo cui, negli ultimi tredici anni, cioè dal 2011 alla metà del 2024, l’ammontare di questi prestiti è quasi raddoppiato, passando da 10,2 miliardi di euro del 2011 a 18,3 miliardi del 2024. Si tratta di finanziamenti erogati a lavoratori privati, pubblici e a pensionati.
Cessione del quinto: aumento delle richieste
Anche quest'anno trova conferma l’aumento continuo delle richieste e delle erogazioni della cessione del quinto. A spingere le domande di questo tipo di prestito personale sta contribuendo non poco anche la discesa dei tassi di interesse: nel solo terzo trimestre i migliori tassi sono attestati al 4,52% per i lavoratori del pubblico e al 5,95% per privati e pensionati.
Tassi bassi aumentano la voglia di cessione del quinto
Tassi come questi invogliano decisamente i lavoratori (e le loro famiglie) a “cacciare” prestiti come la cessione del quinto: un po' per contrbilanciare il minor potere d’acquisto degli stipendi causato dall’aumento dei prezzi ormai in atto da mesi, un po' per far fronte alle esigenze di spesa da parte delle famiglie. Ragionando a livello previsionale, visto che dopo 10 rialzi consecutivi dei tassi la Bce sembra avere in mente nuovi cali dei tassi (è previsto un ribasso di un altro quarto di punto anche a ottobre 2024, è possibile che un prestito come la cessione del quinto potrebbe conoscere un'aulteriore stagione di successi.
La Bce rallenta sui tassi e il credito al consumo gode
Anche perché, come attesta l'analisi First Cisl, se la Bce allenta le briglie sulla politica monetaria dell’Eurozona, questo è già considerato fattore sufficiente per ridare vigore a un settore come il credito al consumo, uno dei comparti preferiti da chi accede alla cessione del quinto. Sul totale dei prestiti richiesti il credito al consumo pesa per il 18,7% contro una media europea dell’11,2%.
Italia: meno prestiti, più credito al consumo
In questo segmento l'Italia svetta decisamente in classifica, tenedo lontane nazioni come la Germania e la Francia dove il credito al consumo pesa sul totale dei prestiti personali, rispettivamente, per il 9,9% e per il 12,5%. Insomma, volendo tirare le somme, si può dire che da noi l'andamento è: meno prestiti e, invece, sempre più credito al consumo. Nel secondo trimestre dell’anno, infatti, i prestiti alle famiglie si sono ridotti dello 0,1% rispetto al periodo precedente: non così quelli destinati a finanziare il consumo (compresa la cessione del quinto) che hanno visto un incremento dell’1,8%, passando da 162,419 a 165,278 miliardi di euro.
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