Prestiti, l’importo medio tocca il record degli ultimi dieci anni
15 nov 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
Nel mese di settembre la domanda è rimasta sostanzialmente stabile (l’elaborazione dei dati evidenzia un lieve calo dello 0,7%). L’importo medio si è attestato a 9.260 euro, con un aumento del 9,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. In estrema sintesi, se si esclude l’effetto rimbalzo del 2021, dopo i mesi di fase acuta da Covid-19, le richieste di finanziamento si sono via via stabilizzate alternando fasi moderatamente espansive con altre più restrittive.
Salgono le richieste di prestiti personali mentre scendono i finalizzati
Nel terzo trimestre dell’anno, l’andamento dei prestiti personali e quello dei finalizzati vanno a bilanciarsi: mentre i primi registrano un aumento del 10,3%, i prestiti finalizzati, invece, si sono ridotti del 10,3%. L’importo medio dei prestiti personali si mantiene sostanzialmente stabile (+1% e un valore di 11.838 euro) mentre quello dei prestiti finalizzati è cresciuto a doppia cifra (+14,0% per un valore di 6.718 euro). Se considera il solo mese di settembre si registra la stessa dinamica divergente, ovvero segno negativo per i prestiti finalizzati per il 12,3%, mentre quelli personali continuano a essere la forma più richiesta dalle famiglie con un incremento del 13,8%.
Importi medi richiesti: prevalgono quelli inferiori ai 5mila euro
L’analisi della distribuzione delle richieste di finanziamento per fascia di importo conferma che nei primi nove mesi del 2024 quasi una richiesta su due si è concentrata nella classe inferiore ai 5.000 euro (pari al 48,8% del totale).
Si registra la stessa prudenza anche per le diverse tipologie di finanziamento: il 65,4% delle richieste di prestiti finalizzati presenta importi al di sotto dei 5.000 euro e la stessa classe d’importo risulta la preferita anche per i prestiti personali con il 32% del totale.
Durata: la cautela spinge a “spalmare” le rate su un periodo più lungo
Per quanto riguarda invece la distribuzione per durata, quasi una domanda su tre si è indirizzata verso piani di rimborso superiori ai 5 anni con una quota pari al 30% del totale.
Secondo l’analisi, le famiglie hanno mantenuto una certa cautela nella richiesta di credito al consumo in modo da non appesantire troppo il bilancio mensile con uscite fisse. I prestiti finalizzati prediligono un arco temporale di 2 e 3 anni (28,5%), mentre i prestiti personali si sono indirizzati su piani di rimborso superiori ai cinque anni (49,7%).
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