Largo ai consumi sostenibili, purché non costino troppo
25 ott 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
In Italia cresce la consapevolezza e la conoscenza dell’impatto dei temi socio-ambientali, ma di pari passo aumenta anche lo scetticismo verso le modalità di realizzazione delle scelte green del singolo individuo nel breve periodo.
A tastare il polso degli italiani su questo tema è la 3° edizione della ricerca Agos Insights 2024: I nuovi consumi sostenibili, realizzata da Agos, società specializzata nell’erogazione di prestiti personali, in collaborazione con Eumetra, Istituto di ricerca indipendente.
Come sono cambiati i consumi
La nuova edizione della ricerca Agos Insights ha evidenziato come l'Italia, nonostante abbia sperimentato un incremento inflazionistico e una difficile congiuntura economica che ha influenzato le abitudini di consumo, continui a mostrare un’elevata consapevolezza verso la sostenibilità. In particolare, crescono le abitudini sostenibili in tema di spesa quotidiana, cura personale e mobilità.
Il 72% degli intervistati ha dichiarato infatti di essere disposto a spendere di più per prodotti e servizi sostenibili con un incremento di 2 punti percentuali rispetto al 2023. La maggior parte del campione si dimostra particolarmente green nelle scelte dei beni alimentari (57%, con un incremento di 8 punti percentuali rispetto al 2023), dei mezzi di trasporto (24%, con un aumento di 4 punti percentuali rispetto allo scorso anno) e dei farmaci (19%, con un aumento di 4 punti percentuali).
Auto elettriche e case green: l’incertezza sugli incentivi fa crescere lo scetticismo
Cresce l’intenzione di rendere più efficiente a livello energetico la casa (85%) e gli elettrodomestici (56%), nonostante uno scetticismo generalizzato per la Direttiva Casa Green EU. Solo una minoranza degli intervistati (27%) afferma di conoscere approfonditamente la normativa e di avere fiducia nella messa in atto dei piani (11%). L’intenzione spesso si scontra con limitazioni di tipo pratico come complicazioni burocratico-logistiche, gli elevati costi e l’incertezza sugli incentivi.
Cresce anche la predilezione per mezzi green (a piedi +4pp vs 2023, al 54%, con mezzi pubblici +2pp vs 2023, al 43%), sebbene comodità e risparmio restino i criteri principali sulla scelta del mezzo.
In particolare, le posizioni sull’auto elettrica appaiono polarizzate: coloro che la considerano uno strumento importante con cui combattere l’inquinamento atmosferico si confrontano con gli scettici, nei confronti della normativa 2035, delle infrastrutture, dei tempi di produzione e dell’effettivo impatto ambientale.
Sì a nuove abitudini sostenibili, purché ci sia un ritorno economico
Come già emerso nelle prime due edizioni dell’Osservatorio, spesso le scelte in tema di sostenibilità sono strettamente legate a fattori economici. Ma nonostante negli ultimi anni gli italiani abbiano sperimentato un momento caratterizzato da criticità finanziarie, con ancora le conseguenze dell’inflazione elevata registrata nel 2023, la disponibilità a spendere cifre maggiori per prodotti sostenibili è cresciuta, in particolare, tra la Generazione Z.
Se la disponibilità a spendere di più per prodotti sostenibili cresce, è invece in calo l’attenzione ai prodotti del territorio, soprattutto se più costosi rispetto all’alternativa proveniente da più lontano.
Quando invece si parla di adottare piccole abitudini sostenibili in cambio di un vantaggio economico e di agevolazioni come i buoni sconto sulla spesa, la disponibilità degli italiani si dimostra piuttosto elevata: in tal senso le applicazioni che utilizzano leve di questo genere per spingere gli utenti a mettere in pratica piccole azioni sostenibili, in particolare in ambito ambientale, sembrano riscontrare un interesse elevato.
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