Su i prestiti e la ricchezza degli italiani

A rivelarlo sono stati i dati raccolti da Istat e dalla Banca d’Italia che hanno messo in luce come nel rapporto tra reddito e patrimonio, i cittadini della penisola abbiano superato i francesi, i canadesi e gli americani.

Sono gli immobili a rappresentare più della metà della quota di ricchezza dell’Italia, anche se le quote si sono via via ridimensionate nel corso del tempo. Ragionando su base numerica il mattone nel portafoglio dei nostri connazionali alla fine del 2017 aveva raggiunto quota 5.246 miliardi di euro che, assieme ai terreni, arriva a rappresentare il 59% della ricchezza complessiva. Anche le azioni, i titoli e i depositi bancari registrano numeri in costante aumento, ma comunque in misura minore rispetto a quanto accade all’estero.

A livello generale nel 2017 si è assistito ad un incremento della ricchezza dell’1%, da collegare soprattutto alle attività finanziarie che da sole hanno visto un +3,7% (156 miliardi), bilanciando così l’andamento in leggera perdita del valore delle abitazioni (-0,7%) e la crescita delle passività finanziarie (+1,4%). Ed è proprio su quest’ultimo fronte che le famiglie italiane si caratterizzano per avere una posizione più alta rispetto alle altre: alla fine del 2017 i debiti finanziari degli italiani erano di 926 miliardi di euro.

Note positive non solo per le famiglie; secondo Bankitalia e Istat stanno meglio anche le imprese del nostro Paese, che evidenziano una ricchezza netta nel 2017 che ha raggiunto i 1.053 miliardi, anche in questo caso grazie ai risultati relativi alla componente puramente finanziaria.