Spese e consumi: persiste il gap tra nord e sud

Numeri alla mano, cresce dunque la disuguaglianza nella distribuzione delle varie spese da parte delle famiglie: il rapporto, secondo l’Istat, tra i consumi complessivi del 20% delle famiglie che spendono di più e quelli del 20% delle famiglie che spendono meno si sarebbe posizionato su 5,2 contro il 5 del 2016 e il 4,8 del 2013.

Questo rapporto offre anche un interessante spaccato a livello geografico: è il Nord – Ovest la zona dello stivale dove si concentra un'intensità di spesa maggiore che si aggira, nei fatti, sui 2.875 euro al mese, pari a quasi 900 euro in più rispetto a quanto stimato nelle Isole (1.983 euro). Per ciò che riguarda le altre aree, invece, i consumi medi per in Nord-est si registrano sui 2.844 euro, al Centro sui 2.679 euro e di 2.071 euro al Sud.

Non solo differenze su scala geografica ma anche in base al livello di istruzione: i nuclei familiari composti da un laureato spendono 3.679 euro, cifra che risulta essere quasi il doppio rispetto alle famiglie in cui la persona di riferimento ha una licenza elementare. Si posizionano invece sulla media i nuclei familiari dove la persona di riferimento ha un diploma superiore, con consumi sui 2.846 euro.