Saldi estivi al via, ecco le prime previsioni
5 lug 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Il 62% degli italiani farà compere
Stanno per partire i saldi estivi ed è già tempo di previsioni. Secondo un sondaggio di Ipsos per Confesercenti, oltre 6 italiani su 10, pari al 61%, prevede di acquistare in saldo almeno un prodotto di abbigliamento, calzature e accessori: budget previsto è 227 euro a persona.
Un altro 30%, invece, è pronto ad acquistare se trova l’offerta giusta. Sono lontani i tempi in cui sui saldi si gettavano tutti a capofitto: oggi, anche in questo campo, vige l'attenzione alla spesa, sdenza che nessuno debba far ricorso a prestiti personali pur di poterseli concedere.
Budget: oltre un terzo spende meno di 100 euro
L’analisi del budget evidenzia anche che oltre un terzo di chi compra in saldo prevede di spendere meno di 100 euro: più precisamente il 24,9% pensa di spendere meno di 100 euro, il 9,2% fino a 50 euro. Solo il 14,1% spenderà più di 300 euro: più nel dettaglio, il 10,3% spenderà tra 300 e 500 euro, il 3,8% oltre 500 euro.
Unc, sconti più alti rispetto a gennaio, più bassi sui 12 mesi
Secondo Unione nazionale consumatori, gli sconti saranno più alti dei saldi invernali di gennaio 2023 ma più bassi rispetto a quelli di luglio 2022. I ribassi effettivi dovrebbero essere pari al 21,5% per l’abbigliamento: si tratta del 2,1% in più rispetto a gennaio 2023 e dello 0,3% in meno sui saldi della scorsa estate. Ribassi a poco più del 19% per le calzature, ossia +1,6% rispetto all’inverno 2023, e -0,6% sull’estate 2022.
Dona: “sarà più rischioso barare sugli sconti”
“Quest’anno, grazie all’entrata in vigore del decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, che attua la direttiva Ue 2019/2161, sarà più rischioso barare sugli sconti ma certo non impossibile – sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori - In assenza di controlli, infatti, cosa tipica italiana, nulla cambierà e i commercianti scorretti potranno continuare a praticare sconti farlocchi. Per questo chiediamo che i sindaci mandino subito i vigili a fare controlli a tappeto per controllare i prezzi, così da premiare i venditori onesti, che sono la maggioranza. Nel frattempo continuiamo a suggerire ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi improbabili del 50% o del 70%, che spesso nascondono fondi di magazzino o prezzi vecchi gonfiati. I dati Istat, infatti, ci dicono che in media gli sconti sono inferiori al 25%”.
Federconsumatori: acquisti per il 38% delle famiglie
Secondo Federconsumatori, il 38,2% delle famiglie farà acquisti in saldo con una spesa media a famiglia di circa 149 euro, lo stesso importo dell'anno scorso. “Molti, però, proprio alla luce dei rincari, hanno programmato tale appuntamento – spiega Federconsumatori - Chi ricorrerà alle vendite scontate, infatti, è soprattutto perché ha rimandato gli acquisti necessari a tale data, rinunciando a comprare a prezzo pieno ciò di cui aveva bisogno”.
I saldi non sono più come una volta...
“A mantenere moderato l’andamento delle vendite contribuisce anche il fatto che i saldi, ormai, non sono più attesi come una volta, dal momento che fioccano le promozioni, online e no, sempre più numerose e dilazionate nel corso dell’anno - aggiunge Federconsumatori - Sono molti, inoltre, i negozi che hanno già avviato i cosiddetti pre-saldi, o vendite private, proponendo ai loro clienti più affezionati sconti in anteprima. Una tendenza che dimostra come il metodo di vendita a saldo o in promozione dovrebbe essere ripensato, magari all’insegna di una liberalizzazione del periodo interessato dalle promozioni”.
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