Ripresa dei prestiti, ma non in Italia

Un esempio su tutti: la Spagna. Dopo oltre due anni di prodotto interno lordo a picco, il Pil è tornato a crescere (+0,1%), i consumi delle famiglie sono aumentati (+ 0,4%). Ma, soprattutto, secondo la Banca di Spagna da ottobre gli istituti di credito hanno aperto di nuovo i rubinetti con nuove operazioni di prestiti per un importo totale di 1,2 milioni di euro, il 19,2% in più rispetto a ottobre 2012. Nei primi dieci mesi dell'anno le banche hanno firmato nuovi prestiti per finanziare l'acquisto di automobili, televisori, elettrodomestici, computer per oltre 11 milioni di euro, quasi il 6% in più dell'anno precedente. Numeri ancora piccoli rispetto al periodo pre-crisi, ma che danno la misura di come il sistema stia cambiando: minore indebitamento delle famiglie, maggiore facilità per l'accesso al credito per spingere i consumi, ma ancora con il freno tirato i prestiti ipotecari.

Tutta un'altra storia in Italia: nei primi nove mesi dell'anno il credito al consumo ha registrato ancora una volta un rallentamento, come dimostrano i dati dell'Osservatorio Assofin. Tra gennaio e settembre i prestiti erogati sono stati il 5,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012.

Un rallentamento che rappresenta comunque un passo avanti, dato che lo scorso anno il calo era stato addirittura del 12%. Per un'inversione di tendenza si deve aspettare il prossimo anno: secondo le previsioni di Assofin nel 2014 si registrerà un miglioramento, anche se lieve. Si dovrà aspettare il 2015 per un consolidamento del credito al consumo che sarà in crescita di circa il 2%.