Reddito di residenza attiva in Molise
18 set 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Mentre il nuovo Quantitative Easing deciso dalla Bce rinvigorisce il settore dei prestiti personali, una regione come il Molise decide di intervenire autonomamente per raggiungere tre obiettivi considerati prioritari: ripopolare il territorio, creare occupazione e rilanciare l’economia. Lo fa attraverso il reddito di residenza attiva, misura unica nel suo genere che prevede di destinare 700 euro mensili a chi si trasferisca nei comuni con meno di duemila abitanti aprendo un’attività. La misura sta per essere lanciata dalla Regione Molise, ma la notizia ha già fatto il giro del mondo, ripresa anche dalla CNN.
700 euro al mese per tre anni. “Stanno arrivando migliaia di mail un po' da tutta Europa, dal Brasile, dal Canada, dal Giappone, dall’Argentina, dall'Africa e dagli Stati Uniti. Non ci aspettavamo un così grande riscontro”, sottolinea Antonio Tedeschi, consigliere della Regione Molise e promotore dell’iniziativa. Il bando ufficiale è stato pubblicato il 17 settembre sul sito della Regione Molise. Come funziona? “Nei comuni molisani che hanno meno di duemila abitanti, ossia in 107 comuni su 136 totali, verranno erogati 700 euro al mese per tre anni a chi trasferisca la residenza e apra un’attività”, spiega Tedeschi.
I requisiti per partecipare. Per accedere alla misura bisogna essere cittadini italiani o avere la doppia cittadinanza, essere cittadini della comunità europea oppure avere il permesso di soggiorno per lungo periodo, almeno cinque anni, necessari per partecipare al bando. Questo perché il reddito di residenza attiva viene versato sì per tre anni, ma l’attività che viene aperta in uno dei 107 comuni molisani con meno di duemila abitanti dovrà essere mantenuta per almeno cinque anni. L’attività potrà essere di qualsiasi tipo: commerciale, professionale, artigianale o anche agricola. Secondo Tedeschi “si può aprire anche una start up: tenete conto - dice - che questo reddito di residenza attiva spetta anche a chi trasferisca la sede legale e la sede operativa della propria impresa in uno dei 107 comuni considerati, pagando le tasse in Molise in quei paesi che si stanno spopolando”.
60 giorni di tempo e poi via alla valutazione dei progetti. Dal momento della pubblicazione del bando decorrono 60 giorni per presentare la domanda. Chiuso il termine per le richieste, verranno valutati i progetti. “I tempi dipenderanno anche da quante domande riceveremo”, commenta Tedeschi. Lo stanziamento iniziale sarà di un milione di euro. “Dovessero arrivare tante domande cercheremo più fondi - spiega Tedeschi - Ci stanno chiamando da varie regioni italiane per replicare il modello del reddito di residenza attiva. A questo punto, potremmo anche chiedere al governo di finanziare la misura a livello nazionale”. Finora, l'iniziativa molisana viene finanziata con fondi comunitari attraverso un protocollo d'intesa tra il ministero dello Sviluppo Economico, il ministero Economia e Finanza e la Regione Molise.
L'obiettivo finale della misura è invertire il trend negativo che ha colpito il Molise negli ultimi dieci anni portando circa 8.000 abitanti ad abbandonare la regione. Il reddito di residenza attiva potrebbe funzionare addirittura da stimolo per gli italiani all’estero che potrebbero anche decidere di rientrare.
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