Prestiti sempre più digital
11 giu 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
La crescita dell'online trainerà l'intero settore
Entro il 2021 aumenterà in tutta Europa il ricorso al credito al consumo anche se avrà caratteristiche diverse dal passato data l’incidenza dei canali digitali. Secondo la società di consulenza Roland Berger che nello studio “Il futuro del credito al consumo in Europa” ha intervistato 92 top manager di banche e finanziarie in tredici Paesi europei, dovrebbe registrarsi un balzo del 5% entro i prossimi tre anni.
Secondo il 95% del campione il mercato continuerà a registrare una crescita costante, seppure moderata. Spagna, Portogallo, Polonia e Paesi nordici prevedono un trend positivo. Piuttosto incoraggianti in vista di un consolidamento anche le aspettative per i player italiani secondo il 70% dei manager intervistati.
La trasformazione digitale e un miglioramento dell’esperienza dell’utente sono gli elementi che potrebbero favorire l’incremento del ricorso non solo ai prestiti finalizzati per l’acquisto delle automobili o di qualsiasi altro bene durevole, ma anche dei prestiti personali, della cessione del quinto e delle revolving card.
Nei prossimi anni inoltre la trasformazione digitale in corso dovrebbe vivere un momento di forte accelerazione. I contratti cartacei, oggi ancora largamente prevalenti in Italia, verranno via via sostituiti con contratti in formato elettronico firmati digitalmente. Le vendite si sposteranno sempre di più online e sui dispositivi mobili, tablet e smartphone, anche se secondo le società specializzate nel credito al consumo vi saranno ancora molto clienti disposti a recarsi presso la filiale fisica o il punto vendita dei partner per finalizzare il contratto o avere chiarimenti. Solo il 20% delle società in Italia si aspetta di concludere la maggior parte dei contratti a distanza senza interazione alcuna con un operatore in filiale o al telefono (percentuale che cresce fino al 38% in Europa).
Altro tema in grado di incidere soprattutto sul mercato dei prestiti personali è il cambiamento nelle abitudini di acquisto tra i più giovani e anche fra i meno giovani. In altre parole sempre più spesso l’alternativa tra possedere un bene o utilizzarlo in condivisione con altri si risolve a favore dell’ultima opzione. Ad esempio, invece di comprare un’auto i millennials e i professionals che vivono nei grandi centri urbani sono sempre più soliti optare per il car sharing. Una tendenza che sta spingendo il 62% dei manager intervistati nello studio di Roland Berger a valutare il gradimento per queste forme di sharing come criterio per identificare nuovi prodotti o servizi da lanciare sul mercato.
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