Prestiti personali in aumento ma con importi più bassi
16 ago 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
A rivelarlo i dati di Crif
In Italia, nel primo semestre 2023 sono aumentate le domande di prestiti, anche di prestiti personali, ma è calato l’importo medio richiesto. È questo, in poche parole, il quadro della situazione così come viene fuori dall'analisi del Crif.
Di fatto, un quadro che attesta come le famiglie siano fiduciose di poter rimborsare le somme ma, al contempo, stiano più attente a non fare il passo più lungo della gamba chiedendo somme troppo alte. Questo perché, tra inflazione e tensioni geopolitiche, i mesi a venire potrebbero mostrarsi eccessivamente difficili.
Prestiti personali +5,3%
Secondo Crif, dunque, il primo semestre 2023 viene archiviato con una domanda di prestiti personali in aumento del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2022: nel solo mese di giugno scorso, però, ultimo del semestre, il confronto rispetto a un anno prima appare negativo per l’1,9%.
Cala l'importo medio richiesto
In dettaglio, sempre nel primo semestre 2023, i prestiti personali hano un valore medio richiesto di 11.878 euro, il 5,6% in meno rispetto a un anno prima, mentre i finalizzati si attestano a 5.926 euro, registrando un calo del 3,1% anno su anno.
Nel dato aggregato (prestiti personali più finalizzati), l’importo medio richiesto si è mantenuto stabile: il dato consolidato si attesta a 8.553 euro, lo 0,4% in meno rispetto allo stesso periodo 2022. Solo a giugno, ultimo mese del semestre, si è rilevata una crescita dell’importo medio richiesto: +3,7%, per un valore complessivo di 8.656 euro.
I prestiti personali vanno meglio dei finalizzati
Nel primo semestre si è regsitrato l'andamento positivo dei prestiti personali che hanno fato segnare +21,7%: frenata, invece, per i finalizzati, attestati a -4,9% rispetto al primo semestre 2022. Il motivo potrebbe risiedere nel persistere dell’inflazione elevata: stando così le cose, le famiglie mettono in cascina di risorse finanziarie ma preferiscono tenersi libere circa le modalità d’impiego. Meno finalizzati, dunque, e più prestiti personali.
Crif: semestre “sopra le più rosee previsioni”
“I primi mesi dell’anno sono stati sopra le più rosee previsioni per quanto riguarda le richieste di finanziamento delle famiglie italiane - spiega Simone Capecchi, executive director di Crif - Infatti, la domanda interna è rimasta vivace, con un buon andamento degli investimenti, ma le criticità macroeconomiche che erano rimaste sullo sfondo si stanno piano piano avvicinando. Il riferimento è al fatto che sul finire del 2022 si ipotizzava una dura recessione in arrivo nel Vecchio Continente. In realtà, l’economia ha continuato a crescere anche se va perdendo vigore”.
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