Prestiti, casa prima voce di spesa
23 set 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
In questi tempi di crisi è evidente come gli italiani stringano la cinghia.
In questi tempi di crisi è evidente come gli italiani stringano la cinghia. In una nota dell'agenzia di stampa Adnkronos, che ha messo a confronto i dati Istat degli annuari statistici “L'Italia in cifre” tra il 2004 e il 2014, risulta che in questi dieci anni, la spesa mensile media delle famiglie italiane è aumentata soltanto di 108 euro, pari a un timido +4,5%, raggiungendo in complesso i 2.489 euro di spesa media mensile. Il dato preoccupante è che l'aumento è dovuto quasi del tutto all'incremento delle spese per la casa, unica voce di spesa in salita decisa (+21,9%). L'abitazione, insomma, risulta assorbire quasi il 37% del budget famigliare, complice prima di tutto l'aumento delle tasse sugli immobili e sui rifiuti e le varie fluttuazioni di altre voci di spesa come, per esempio, l'accumulo di prestiti personali e prestiti casa.
Aumenta la spesa per la casa...Le spese per la casa che aumentano sempre più costringono gli italiani a fare economia sulle altre voci di spesa. Per cui, a rimetterci, sono soprattutto i trasporti, le cui spese sono in calo del 36,9%, l'abbigliamento (-30%) e il tempo libero (-18,3%). Si risparmia anche a tavola, visto che le spese per beni alimentari diminuiscono del 7,9%, impegnando soltanto il 17,5% del budget famigliare. Non solo. La conferma della giustezza di queste rilevazioni arriva proprio dal paniere Istat sulla spesa annuale di beni durevoli che conferma l'attitudine degli italiani a tirare la cinghia: negli ultimi dieci anni, infatti, sono crollate le spese per gli elettrodomestici, con incrementi visibili solo per telefoni cellulari e automobili, gli ultimi due lussi ai quali gli italiani evidentemente non intendono rinunciare, anche a costo di richiedere qualche prestito personale pur di averli.
… e aumenta il gap Nord-Sud.Cresce sempre più, inoltre, il divario di spesa tra regioni del Nord e regioni del Sud: il carrello della spesa del settentrione, l'anno scorso, ha superato del 42,4% quello del meridione, con 2.790 euro di spesa media mensile contro 1.959 euro, pari a una differenza di 831 euro. L'incremento di spesa maggiore per area geografica, invece, si evidenzia al Centro: con 2.608 euro di spesa media mensile, in dieci anni l'aumento stato pari a 216 euro (+9%).
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