Prestiti: aumentano le famiglie che ne hanno uno in corso
31 ago 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Ecco perchè crescono i prestiti
Per affrontare l’attuale contesto economico, che risente del rialzo dei tassi di interesse e dall’inflazione, molte famiglie italiane hanno deciso di riprogrammare le uscite mensile anche avvalendosi della possibilità di dilazionare il pagamento attraverso i prestiti personali. Lo rivela la Mappa del Credito realizzata da Crif che fotografa il modo in cui gli italiani hanno utilizzato il credito rateale.
Sono i prestiti finalizzati i più richiesti dalle famiglie
Dall’analisi dei dati disponibili in EURISC, il sistema di informazioni creditizie gestito da CRIF, emerge come nei primi sei mesi dell’anno sia cresciuta la platea di italiani che risulta avere almeno un contratto di credito rateale attivo, pari al 51,4% della popolazione maggiorenne (+11,8% rispetto al 2022). La dinamica in atto riflette la ripresa dei consumi e degli acquisti sostenuti da un finanziamento e anche dello sviluppo dei prestiti di importo più contenuto.
In particolare nel primo semestre dell’anno in corso la rata media rimborsata ogni mese è pari a 322euro (+5,6% rispetto a un anno fa), mentre l’esposizione residua – intesa come somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare in futuro per estinguere i contratti in essere – è pari a 34.875 euro (in aumento del +9,3%rispetto alla precedente Mappa del Credito).
Nel complesso, i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi quali auto, moto, elettronica ed elettrodomestici, articoli di arredamento, viaggi, ecc. rappresentano la forma di finanziamento più diffusa, con una quota superiore al 50% del totale. La quota di prestiti personali, pari al 30% del totale dei finanziamenti attivi, rimane invece nel corso del tempo sostanzialmente stabile.
Valle d’Aosta sul podio per numero di contratti
Come prevedibile, la fotografia che si ricava dall’ultimo aggiornamento della Mappa del Credito, mostra una situazione estremamente diversificata livello territoriale.
Alla base di queste differenze vi sono fattori economici e sociali quali, ad esempio, la propensione a fare ricorso al credito per finanziare l’acquisto di un’abitazione o le proprie spese correnti, la capacità reddituale e di risparmio delle famiglie, la maggiore abitudine a rivolgersi alla cerchia familiare o degli amici per pianificare gli acquisti.
Nel complesso, la regione con la quota più elevata di popolazione maggiorenne con almeno un contratto di finanziamento in corso è la Valle d'Aosta, con il 61,7% del totale, seguita dalla Toscana (con il 57,8%) e dal Lazio (con il 56,1%).
All’estremo opposto della classifica si colloca il Trentino-Alto Adige, regione in cui solamente il 29,8% della popolazione risulta avere almeno un rapporto di credito attivo, preceduto dalla Basilicata (con il 41,5%) e dalla Campania (con il 44,1%).
In Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto le rate “più pesanti”
Sono soprattutto gli appartenenti alle fasce di età dai 30 ai 60 anni ad avere finanziamenti in corso. Infatti, sono oltre 3 persone su 4 nella fascia dai 41 ai 50 anni, mentre solo 1 su 4 nella fascia dai 18 ai 30 anni.
Se si guarda alla distribuzione territoriale, nel primo semestre 2023 le regioni in cui i cittadini ogni mese hanno sostenuto la rata più elevata sono il Trentino-Alto Adige, con 414 euro di media, la Lombardia (376 euro) e il Veneto (363 euro). Seguono l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia, rispettivamente con 348 e 343 euro.
Occorre però tenere presente che in queste regioni il reddito disponibile risulta tendenzialmente più elevato della media e, di conseguenza, i consumatori possono permettersi di rimborsare una rata più elevata senza intaccare la sostenibilità degli impegni finanziari.
Nel complesso, è al Sud e nelle Isole che troviamo le rate mensili più leggere, soprattutto in Calabria, dove si attestano a 262 euro di media, in Molise (264euro) e in Sardegna (269euro) in virtù di una maggiore incidenza dei prestiti finalizzati, ossia di quelli che consentono l’acquisto immediato di determinate categorie di bene, tra cui elettrodomestici e arredamento.
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