Piano Italia cashless, la rivoluzione del contante
21 ott 2020 | 4 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Introdotti anche il super cashback e la lotteria dello scontrino
Di sicuro, prima o poi, arriverà anche nel settore dei prestiti personali. Per il momento, il cashback, meccanismo pensato per disincentivare il contante e incentivare i pagamenti elettronici, combattendo l’evasione, è realtà per il resto delle transazioni. Il decreto Agosto approvato in via definitiva lo ha introdotto, prevedendo la restituzione in rate semestrali del 10% delle spese che siano state sostenute con carte di credito o di debito, con bancomat, con bonifici bancari o con le app installate sul telefonino (Apple Pay, Samsung Pay o Satispay, per esempio) per un massimo di 1.500 euro a semestre, ossia 3 mila euro l’anno.
Dieci milioni di italiani pronti al via. Se tutto fila, nei primi sei mesi di applicazione della nuova misura, secondo l'Esecutivo, dovrebbero partecipare al piano più o meno dieci milioni di italiani: se saranno di meno, il governo potrebbe decidere di aumentare l’importo massimo del cashback oppure la percentuale delle spese da rimborsare. La sperimentazione è tutta affidata a dicembre: basterà un minimo di dieci pagamenti tracciabili per ottenere il rimborso, e l'obiettivo sembra facile da raggiungere proprio in vista dei regali natalizi.
Le condizioni da rispettare, oltre al limite massimo di valore. Per avere diritto al cashback è necessario effettuare, in un arco temporale di sei mesi, almeno 50 transazioni elettroniche, pari a cento in un anno. Questa è una soglia minima: conta solo il numero dei pagamenti, non il valore. In pratica, basta pagare col bancomat almeno 50 caffè. Che poi proprio questo è lo scopo della nuova misura: abituare gli italiani a utilizzare a carta e non il contante anche per spese minori, modificando le abitudini di pagamento tanto da infliggere un colpo significativo all’evasione. Il bonus di rimborso verrà versato in due tranche semestrali: prima delle vacanze, in estate, e a fine anno.
Arriva il super cashback. Lo stesso obiettivo accomuna anche l’altra novità: il supecashback, una specie di concorso che premi, con 3 mila euro ciascuno, i 100 mila italiani che, in sei mesi effettueranno con la carta il maggior numero di pagamenti. Il premio dovrebbe avere inizio dal 1 dicembre 2020: il periodo interessato proseguirà, forse, fino al 31 maggio 2021.
Pianto Italia cashless: la rivoluzione del contante. Tra le altre iniziative per disincentivare l'uso del contante c'è la lotteria dello scontrino, riservata ai maggiorenni residenti in Italia. Si concorre all’estrazione con qualsiasi acquisto di beni e servizi per un importo pari o superiore a un euro. Ogni pagamento per essere valido per l’estrazione, dovrà essere corredato dal codice lotteria, una specie di Qr code da chiedere sul Portale Lotteria. Il governo, ha confermato la dote da 50 milioni di premi, con singoli premi che possono arrivare a toccare i 5 milioni di euro. La nuova lotteria prevede anche estrazioni ordinarie, valide anche per gli acquisti fatti col contante, ed estrazioni zero contanti. Da notare che chi paga con moneta elettronica partecipa a entrambe le estrazioni che sono annuali e mensili, anche se si stanno ipotizzando le estrazioni settimanali.
Rapporto Ambrosetti: +4,5 miliardi di euro di gettito. Altre misure sono l’abbassamento del tetto nell’uso del contante, gli incentivi all’utilizzo del Pos, le detrazioni fiscali per i pagamenti in moneta elettronica, l’esenzione fiscale fino a otto euro per i buoni pasto elettronici. Il decreto Agosto ha affidato a PagoPa la piattaforma per gestire il cashback e a Consap l'erogazione dei rimborsi e la gestione di eventuali contenziosi. L'applicazione IO, quella già usata per il Bonus Vacanze, sarà, invece, l’interfaccia del cashback per i cittadini: in alternativa ci sono le banche o le società che emettono le carte di pagamento. Chi è interessato deve registrarsi al programma dopo l’accesso tramite Spid, con indicazione del proprio codice fiscale, delle carte o delle app che si intendono usare e indicando l’Iban necessario a ricevere il rimborso ogni sei mesi, nei mesi di giugno e dicembre. Tutto questo, secondo il Rapporto Ambrosetti, potrebbe generare entro il 2025 un gettito addizionale da 4,5 miliardi di euro per le casse pubbliche. Ma non è tutto. Sempre secondo il rapporto, se l’Italia sarà capace di adeguarsi alla media europea nel numero dei pagamenti elettronici, l’erario italiano potrebbe recuperare 29,5 miliardi di euro di gettito.
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