Pagamenti, prestiti e polizze sempre più digital
24 dic 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Internet sempre più addentro alle nostre abitudini di consumatori
Li usiamo tutti i giorni ma difficilmente siamo consapevoli di contribuire alla crescita del fintech o dell’insurtech. Eppure i servizi finanziari, bancari e assicurativi vengono sempre più utilizzati per comodità e velocità sia attraverso smartphone che da pc.
Secondo le statistiche In Italia sono ormai 11 milioni gli utenti che hanno provato almeno uno dei servizi fintech o insurtech, pari al 25% della popolazione italiana fra i 18 e i 74 anni con una crescita del 54% rispetto ad un anno fa, quando la percentuale si attestava sul 16%. A rivelarlo è l’Osservatorio Fintech & Insurtech della School of Management del Politecnico di Milano che ha cercato di fornire un quadro complessivo di questa tendenza.
Il principale servizio utilizzato dagli utenti internet è il pagamento in mobilità (16%), seguono i servizi per gestire il budget personale o familiare (15%) e i trasferimenti istantanei di denaro tra privati (12%).
In generale tutti i servizi fintech & insurtech suscitano molto interesse e gradimento: la possibilità di gestire i sinistri da smartphone ha ottenuto un voto medio dagli interpellati di 9,6 su 10, l’attivazione di polizze di assicurazione istantanee l’8,9 alla pari con l’accesso a un prestito personale o un altro tipo di finanziamento da smartphone o Pc.
Per l’offerta assicurativa via internet le funzioni più importanti indicate dagli utenti sono la possibilità di ricevere un avviso relativo alla scadenza della polizza (51%), di controllare le informazioni relative alle coperture (44%) e di gestire più semplicemente gli eventuali sinistri (39%).
Per i prodotti assicurativi la preferenza degli italiani è netta: ben il 78% si affiderebbe e società assicurative per il ramo salute. Discorso diverso invece per i giovani: il 14% sceglierebbe le banche, il 13% le associazioni di categoria, il 9% i servizi postali, le grandi società di tecnologia o le startup, il 5% gli operatori di telefonia, il 4% i siti di e-commerce e l’1% i produttori di smartphone o le catene di supermercati.
Ma per quanto riguarda la gestione dei risparmi si conferma il livello di fiducia di cui ancora godono gli attori tradizionali rispetto alle società fintech: la maggioranza degli italiani si rivolgerebbe a banche (65%) e operatori postali (56%) mentre nel caso dei giovani di età compresa tra 16 e 24 anni le preferenze sono il 53% e il 52% contro il 67% e 59% nel caso degli over 55.
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