Numeri da record per il crowdfunding

Lo speciale report conduce un focus sulle banche tradizionali che, per fronteggiare la perdita di clienti, hanno lavorato intensamente al fine di mettere a punto soluzioni competitive come ad esempio portali di raccolta (45%), bandi e call4project (22%) o campagne singole (18%). Un coinvolgimento che, secondo il report, si deve leggere nell’ottica di un maggiore interesse verso prodotti finanziari innovativi, raccogliendo la sfida della disintermediazione finanziaria, con prodotti più trasparenti e di semplice gestione.

Ma come siamo giunti fino a qui? Nonostante infatti il crowdfunding potesse contare sulle potenzialità dei social i numeri sono sempre stati piuttosto contenuti, seppur la grande vivacità delle piattaforme. Nel 2015, anno fondamentale per il comparto, il giro di affari complessivo si aggirava sui 65 milioni di euro, cifra che nel 2017 è praticamente raddoppiata arrivando a raggiungere i 133 milioni di euro. Come abbiamo accennato, il grande successo di questi nuovi strumenti finanziari si deve soprattutto alla richiesta di prestito personale; il lending in questa forma ha infatti raccolto, attraverso 9 piattaforme, ben 127,1 milioni di euro dei quali 51,8 nel 2018. Subito dopo i prestiti tra privati, una buona fetta di mercato riguarda l’acquisto di partecipazioni azionarie, il cosiddetto equity, con 15 piattaforme che hanno raccolto 60 milioni, di cui 41 nel 2018. A seguire le piattaforme di reward che nel 2015 hanno raggiunto 51,9 milioni e quelle Do it yourself (Diy) con la raccolta di 5,7 milioni di euro.