Novità in vista per il credito al consumo
12 lug 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
L'iniziativa “CREDIamoCI” è stata rinnovata sino al 2020
Dato il ruolo svolto dal credito per le famiglie italiane in un momento ancora complesso dell’economia, l’Abi, l’associazione che rappresenta le banche italiane, e alcune associazioni dei consumatori tra cui Adiconsum, Adoc, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori, hanno deciso di continuare a collaborare rinnovando per un altro triennio, dal 2018 al 2020, l’iniziativa “CREDIamoCI”, lanciata nel 2015.
Lo scopo è quello di promuovere l’accesso al credito, garantire sostegno alle famiglie in difficoltà e contribuire al rafforzamento della consapevolezza dei consumatori, in modo da evitare il verificarsi di drammatiche situazione di sovraindebitamento.
Nel concreto queste finalità verranno perseguite attraverso quattro azioni: il rafforzamento di alcune misure straordinarie per il credito alle famiglie in difficoltà con il pagamento delle rate di alcune forme di credito al consumo a medio e lungo termine e di credito ipotecario; l’introduzione di misure specifiche a sostegno delle popolazioni colpite da calamità naturali; l’emanazione della disciplina del Prestito Ipotecario Vitalizio, grazie all’accoglimento da parte del Parlamento della proposta comune di Abi e numerose Associazioni dei consumatori; l’istituzione del Fondo di garanzia per il sostegno alla natalità.
Il rinnovo di “Crediamoci” dovrebbe però portare ad alcune riforme molto attese dal mercato.
Per quanto riguarda l’accesso al credito, l’iniziativa si propone di presentare al nuovo Governo la proposta di riforma della disciplina della Cessione del Quinto dello Stipendio/Pensione, condivisa dall’Abi, undici Associazioni dei consumatori, Assofin, l’associazione che raduna le principali società specializzate nel credito al consumo, e con l’Ania che rappresenta le compagnie assicurative attive in Italia.
Verrà avanzata inoltre una proposta di modifica della disciplina del “Fondo per la prima casa” per favorire l’accesso ai finanziamenti per ristrutturazione ad alta efficienza energetica, in linea con quanto già previsto dal Piano di azione europeo per finanziare la crescita sostenibile, e per la sicurezza antisismica degli edifici. Novità in vista potrebbero poi arrivare anche sul fronte dei prestiti per lo studio con la revisione dell’operatività del “Fondo per lo studio”, al fine di semplificarne le modalità di accesso a tutela degli studenti.
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