Luce e gas: italiani perplessi di fronte alle nuove offerte
5 nov 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Si avvicina a grandi passi un’importante innovazione che potrebbe permettere agli italiani di tagliare le bollette di luce e gas: nel 2020 l’Italia dovrebbe passare alla liberalizzazione completa del mercato dell’energia. In pratica i servizi verranno offerti in regime di concorrenza dalle società secondo il prezzo di mercato e l’utente potrà scegliere il proprio venditore sulla base delle proprie esigenze e della convenienza delle tariffe.
In questo momento ci troviamo ancora in una fase di passaggio: il mercato tutelato, quello in cui l’erogazione di energia e gas viene garantita da un solo fornitore, al prezzo stabilito dall’Autorità di Regolazione dell’Energia (Arera), esiste ancora, ma stanno emergendo via via nuovi soggetti che operano all’interno del mercato libero.
Nonostante tale innovazione rappresenti per il consumatore un innegabile vantaggio, tanto più se si pensa all’incidenza delle bollette sul budget familiare e alla necessità di una parte delle famiglie italiane di ricorrere a prestiti personali pur di riuscire a pagarle, la scelta finale potrebbe rappresentare, però, un compito difficile. Per ora sono ancora pochi gli utenti consapevoli della possibilità di spuntare un prezzo più conveniente rispetto al passato per luce e gas. A fornire alcune indicazioni in questo senso è Altroconsumo che ha condotto una doppia indagine: da un lato sono stati intervistati 23 mila soci, utenti di luce e gas, dall’altro sono state effettuate 500 prove pratiche per verificare “sul campo” i risultati.
L’indagine condotta dall’associazione di tutela dei consumatori evidenzia come nell’ultimo anno solo il 17% dei soci ha cambiato fornitore di elettricità e solo il 14% quello del gas. Il 37% dei soci intervistati non ha cambiato contratto perché soddisfatto dell’attuale, mentre il 35% perché ritiene che “uno vale l’altro”. Tra coloro che hanno cambiato, il 65% dichiara di essere stato spinto al cambiamento da un’offerta commerciale ritenuta più vantaggiosa. Per quanto riguarda il passaggio alla formula combinata luce e gas, il 35% dei soci che ha cambiato si ritiene più soddisfatto di prima, mentre il 12% ne è rimasto deluso. Per più della metà (53%), invece, il livello di soddisfazione non è cambiato.
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