Le Acli garantiscono la cessione del quinto per i pensionati
8 nov 2013 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Le Acli garantiscono la cessione del quinto anche per i pensionati
E' il patronato Acli, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, a spiegare direttamente con un comunicato stampa inviato agli organi d'informazione, come devono fare i pensionati per avere accesso a un prestito tramite la formula della cessione del quinto.
Come già stabilito per i dipendenti in attività, infatti, anche i pensionati ora possono contrarre un prestito con le banche o le finanziarie attivando la formula della estinzione tramite cessione di quote di pensione: il massimo consentito è giusto quello del quinto dell'importo mensile della pensione, esattamente la stessa quota richiesta ai dipendenti titolari di uno stipendio. E' l'Inps che, da parte sua, si occupa del rimborso del prestito trattenendo direttamente le rate dalla pensione: per questo l'operazione figurerà in maniera chiara proprio dal cedolino mensile.
Per quanto riguarda i dettagli forniti dalle Acli, si sa che qualsiasi tipo di trattamento pensionistico, compresi quelli provvisori, è abilitato ad accedere alla cessione del quinto: sono esclusi solo assegni e pensioni sociali, invalidità civile, sovvenzioni a superstiti che vengano corrisposte a più titolari. Per il resto, per ottenere l'accesso alla cessione di un quinto della pensione, è necessario che il finanziamento abbia durata uguale (oppure inferiore) a dieci anni e che sia garantita la sottoscrizione di un'assicurazione sulla vita. Inoltre, l'importo massimo di ogni singola rata dovrà essere uguale (oppure inferiore) al quinto della pensione, che viene calcolata al netto di ritenute e di altri conguagli a debito. Coloro che percepiscono più di una pensione, potranno calcolare un quinto del mensile sommando tutti i trattamenti che ricevono ogni trenta giorni.
In ogni caso, una volta sottratto il quinto alla pensione complessiva, la pensione residua dovrà essere sempre uguale oppure superiore al trattamento minimo in vigore: questo in base al principio, tenuto fermo dalla normativa, della salvaguardia del trattamento minimo. Se questo importo risultasse inferiore, la ritenuta allora dovrà essere ricalcolata, in modo tale da garantire la percezione di una rata con soglia più bassa che sia consentita dalla legge e che salvaguardi comunque il trattamento minimo.
Prima di contrarre qualunque prestito, il pensionato dovrà chiedere all'Inps il calcolo di quota cedibile, che andrà consegnato alla banca oppure alla finanziaria che concede il prestito: il contratto di finanziamento andrà infine notificato all'Inps stesso che comincerà ad avviare il recupero delle rate a partire dal terzo mese successivo.
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