L’impatto del Covid-19 sull’occupazione in Lombardia

L’impatto del Covid-19 sull’occupazione in Lombardia

767 i milioni persi dal settore turistico lombardo tra marzo e aprile

Pubblicato il 19 maggio 2020

Centinaia di imprese chiuse, milioni di euro persi a causa del blocco del turismo e decine di migliaia di posizioni lavorative in meno. Questa la preoccupante fotografia tracciata da Polis Lombardia in un report che analizza l’impatto del lockdown nella Regione italiana più colpita dall’epidemia di Covid-19.

Secondo lo studio, il settore turistico lombardo ha perso circa 767 milioni di euro tra marzo e aprile 2020, mentre nella sola settimana tra il 13 e il 19 aprile hanno chiuso i battenti 539 imprese. Anche l’occupazione ha risentito del blocco delle attività, nonostante gli ammortizzatori sociali attivati dalle istituzioni. Confrontando le posizioni lavorative attive il 19 aprile 2019 con quelle del 19 aprile 2020, si registra una perdita di 137.190 posizioni. Nove su dieci sono venute meno, secondo lo studio, a causa delle misure di contenimento del virus. Gran parte dei contratti a termine, infatti, non è stata rinnovata, sono venute a mancare le assunzioni con contratti brevissimi (che riguardano ad esempio i camerieri che lavorano solo nel weekend) e sono crollati gli incarichi per sostituzioni o per fronteggiare improvvisi picchi di lavoro.

Se da un lato i segnali non sono del tutto negativi, come dimostra il fatto che il 16,5% delle persone che ha perso il lavoro da inizio marzo lo ha anche ritrovato, dall’altro lato l’incremento del tasso di disoccupazione sembra inevitabile, portando con sé incognite sulla tenuta economica delle famiglie, sulla propensione al consumo e sulla capacità di ripagare o sottoscrivere un prestito. Secondo il report, la disoccupazione potrebbe salire dell’1,2% nel primo trimestre 2020, passando così al 7,2% dal 6% del quarto trimestre 2019. Il trend però dipende in gran parte dalla portata delle misure di supporto a imprese e lavoratori che saranno stanziate in questa delicata fase di ripresa. Mentre in alcuni settori le assunzioni iniziano a risalire e si accendono i primi segnali di speranza, la partita per far ripartire le attività, conservare i posti di lavoro e limitare le conseguenze della crisi sanitaria rimane più che mai aperta.

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Il profilo dell'autore

Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.

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