L'e-commerce italiano in rialzo dell'8%
24 mag 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Spicca l'abbinamento (+11%)
Il lockdown è alle spalle e i consumatori sono tornati a comprare in negozio. La realtà è tracciata dall’Osservatorio eCommerce B2C di Netcomme School of management del Politecnico di Milano che tira le somme sull'e-commerce nell'era post pandemia.
Gli acquisti online, secondo Netcomm, continuano a crescere e l’acquisto di prodotti online è in fase di consolidamento, anche se tra le nuove sfide ci sono gli effetti dell’inflazione e la variabilità dei volumi di acquisto. Sempre più richiesta la possbilità di finanziare tramite prestiti gli acquisti.
Online in Italia, +8% nel 2023
Nel 2023 gli acquisti online di prodotti valgono circa 35,2 miliardi di euro, l'8% in più rispetto al 2022: fra i settori più dinamici ci sono l’abbigliamento (+11%) e il beauty (+10%), mentre frena il food&grocery (+1%).
Secondo l'analisi, la maggior parte dell’incremento nell’e-commerce di prodotto è spiegato dall’inflazione: in alcuni comparti, primo fra tutti proprio il food&grocery, i volumi online registrano un calo anche nel 2023. C’è inoltre molta incertezza di contesto: rimane invece stabile il tasso di penetrazione dei prodotti: l’incidenza dei consumi online sui consumi totali è, anche nel 2023, pari all’11%.
Abbigliamento in prima posizione: +11%
Tra i settori rappresentativi del Made in Italy spicca l’abbigliamento che cresce dell'11% rispetto al 2022 e raggiunge i 5,8 miliardi di euro; la categoria beauty&pharma (prodotti farmaceutici e destinati alla cura e l’igiene della persona) raggiunge 2,4 miliardi di euro, +10% rispetto al 2022.
Questi settori lavorano al potenziamento della omnicanalità: il beauty attraverso l’apertura di “pop-up store omnicanale” per fornire ai clienti esperienze di acquisto e di consulenza personalizzate, il pharma attraverso il potenziamento delle iniziative online di farmacie e attori tradizionali. L’arredamento è in crescita (+6%) e tocca quota 4,1 miliardi di euro.
Food&grocery in fondo alla classifica
Il food and grocery si posiziona a fine classifica che si ferma a +1% sul 2022 e vale 4,4 miliardi di euro. “Il mercato italiano nei tre i segmenti, ossia food delivery (piatti a domicilio), grocery alimentare (spesa online da supermercato) ed enogastronomia (cibi e bevande di nicchia), attraversa una fase di consolidamento sia dell’offerta che della domanda - si legge nell’analisi -. Gli investimenti dei merchant, fino ad ora focalizzati sul potenziamento dell’infrastruttura logistica e sulla sperimentazione di servizi di consegna a valore aggiunto, sono sempre più finalizzati a minimizzare i costi logistici e a incrementare gli ordini, agendo sulla frequenza di acquisto o sull’ampliamento della base utenti”.
All’online non si rinuncia, ma si toena nei negozi
"Ci troviamo in una fase di consolidamento del ruolo dell’online nell’acquisto di prodotti in Italia - sottolinea Roberto Liscia, presidente di Netcomm -. Sebbene gli italiani stiano progressivamente ritornando a frequentare i negozi fisici, non sono disposti a rinunciare a quei servizi a cui si sono abituati acquistando online durante i lunghi periodi di lockdown, come la possibilità di ricevere a casa un prodotto in tempi brevi o di restituirlo facilmente. Le imprese devono, perciò, investire nel digitale per fornire al cliente servizi ‘su misura', che incontrino le sue esigenze in tutti gli aspetti del customer journey, dalla consulenza pre-acquisto alla scelta del metodo di pagamento e di consegna del prodotto, fino ai servizi post-vendita. Servizi che rendono l’esperienza d’acquisto sempre più fluida e omnicanale".
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