Il Kansas sostiene i giovani negli studi

Dopo avervi raccontato di quanto succede in Australia, torniamo dunque a parlare dei tanto chiacchierati student loan, questa sorta di prestiti personali contratti dai giovani americani desiderosi di proseguire la propria formazione universitaria, argomento quanto mai al centro di continui dibattiti, specialmente negli ultimi anni.

Si tratta infatti di una vera e propria spirale: gli studenti americani si iscrivono ai college, che di base hanno rette costosissime, e per farlo accedono ad un prestito per lo studio sperando di ripagare il debito con lo stipendio di un lavoro che otterranno una volta terminato il percorso di formazione. In linea di massima è un programma che, sulla carta, potrebbe funzionare bene. Il problema però nasce nel momento in cui questo lavoro non si riesce a trovare o comunque anche se si trova, il corrispettivo economico non permette di ripianare il debito contratto. Va a finire così che gli student loan sono arrivati a rappresentare la seconda voce di spesa più consistente per il paese, subito dopo i mutui casa, con importanti conseguenze anche sul fronte sociale in quanto i giovani posticipano progetti come figli, matrimoni, l’acquisto di una casa o di una macchina a causa della scarsità dei fondi disponibili.

Ecco che la proposta messa a punto dal famoso “stato dei girasoli” si rivela decisamente appetibile e non c’è affatto da rimanere stupiti se, secondo quanto dichiarato dal Dipartimento del Commercio del Kansas, le domande finora raccolte si aggirano sulle 3.400.