Estate da record per i prestiti personali
21 ago 2018 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
L'importo medio richiesto aumenta del 6,4%
E' un'estate da record quella che riguarda il settore dei prestiti. A fare la parte del leone sono soprattutto i prestiti personali, un modo che sembra convincere sempre di più gli italiani a finanziare l'acquisto di beni o servizi. Lo dice il Crif, la Centrale rischi finanziari, secondo cui nel primo semestre di quest'anno la richiesta di prestiti (tra prestiti personali e finalizzati) da parte degli italiani segna un incremento del 3,7% se confrontata con lo stesso periodo del 2017. In termini di volumi, fa notare Crif, è stato colmato il gap rispetto al periodo pre-crisi, e questo è il segno della ripresa consolidata del comparto.
Oltre un terzo delle richieste sono prestiti personali. Performance particolarmente positiva risulta quella dei prestiti personali, che da gennaio a giugno, mostrano un +7,6%. Quelli finalizzati, invece, si accontentano di tornale almeno in territorio positivo, registrando un rialzo dello 0,4%. “Bisogna segnalare l'ottima crescita dei prestiti personali, che oggi rappresentano oltre un terzo delle richieste. Più timida, invece, appare la dinamica dei finalizzati, che sostengono l’acquisto dei beni durevoli delle famiglie. Nei prossimi mesi, comunque, potrebbero trovare nuovo impulso in virtù delle campagne commerciali degli operatori di settore”, spiega Simone Capecchi, Executive director di Crif.
Importi da record. L'ulteriore conferma del trend da record dei prestiti arriva dalle somme richieste: tra prestiti personali e finalizzati, Crif parla di 9.763 euro, il 6,4% in più rispetto ai primi sei mesi del 2017, e comunque il valore più alto degli ultimi dieci anni. In un solo mese, cioè a giugno, l'incremento è stato pari al +5,1%. Una crescita costante, quella della cifra media, che è indice della maggiore capacità di spesa delle famiglie con più potere d’acquisto e maggiore propensione al consumo.
Prestiti personali, salgono le richieste oltre i 20 mila euro. Più in dettaglio, la distribuzione della domanda attesta in prospettiva uno spostamento verso valori più elevati, dal momento che la classe di importi superiore ai 20 mila euro segna in sei mesi un +1,3% mentre le somme inferiori sotto a 5.000 euro perdono il 3%, pur restando l’ammontare preferito, coprendo il 43% delle richieste. I prestiti personali, soprattutto, vedono un chiaro dominio per la classe d'importo tra 10 e 20.000 euro, classe che continua a essere quella più richiesta, dal 29,7% degli italiani.
Piani di ammortamento più lunghi. Per quanto riguarda la durata, l'analisi del Crif conferma che, nei primi sei mesi di quest'anno, svettano i piani di rimborso che vanno oltre i cinque anni, segmento nel quale si concentra il 27,7% della domanda, il 2,6% in più rispetto a dodici mesi prima. Secondo gli esperti, la scelta di periodi più lunghi di ammortamento è dovuta al fatto che le famiglie italiane sono più attente alla sostenibilità della rata. Prolungare in questo periodo il tempo del prestito consente, inoltre, di usufruire comunque di condizioni vantaggiose, sfruttando al massimo i bassi tassi di interesse.
La maggioranza dei richiedenti ha tra 45 e 54 anni. In base all'età dei richiedenti, il Crif nota che da inizio anno prevale la fascia d'età tra 45 e 54 anni, con una quota del 25,5% del totale dei richiedenti. A seguire i clienti tra 35 e 44 anni (sono il 22,9% del totale dei richiedenti) e quelli tra 55 e 64 anni (17,2%).
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