Consumi: come sarà lo shopping dopo la pandemia?
Ad indagare l'EY Future Consumer Index
Pubblicato il 25 dicembre 2020
La diffusione del Covid-19 ha modificato il modo in cui acquistiamo, spostando i volumi verso lo shopping online e mettendo in crisi interi settori come ristorazione e intrattenimento.
La sesta edizione dell’EY Future Consumer Index ha indagato sulle preferenze dei consumatori durante la pandemia, per cercare di capire quali cambiamenti sono temporanei e quali, invece, si trasformeranno in nuove abitudini.
Per farlo, EY ha intervistato i consumatori di venti Paesi (dagli Usa all’Italia, passando ad esempio per Regno Unito, Francia, Germania, Giappone e Australia) tra aprile a ottobre 2020.
L'incertezza per il futuro
Non è passato neppure un anno dall’inizio dell’emergenza, ma il Covid-19 ha già pesato molto non solo sul piano sanitario ma anche in termini di impatto economico e psicologico. E anche dopo la ripartenza, la fiducia dei consumatori impiegherà tempo prima di consolidarsi.
Il 40% circa degli intervistati ha guadagnato meno a causa del virus e ha deciso di tagliare le spese non essenziali. Il 46% ha invece deciso di risparmiare in previsione di spese impreviste, posticipando gli acquisti dei beni più costosi, con un probabile impatto sulla domanda di prestiti.
India e Cina i Paesi più ottimisti
A livello globale, l’indagine ha rilevato che in media il 37% degli intervistati pensa che gli effetti della pandemia non scompariranno prima di un anno. Ma la quota sale al 43% in Europa e al 66% in Giappone.
I consumatori di Brasile, Cina e India sono invece più fiduciosi e la convinzione più diffusa (rispettivamente per il 47%, il 50% e il 46% degli intervistati) è che l’impatto del Covid-19 svanirà entro un periodo compreso tra 1 e 6 mesi.
E-commerce anche per il cibo
L’e-commerce non è stata solo una scelta forzata durante i periodi di lockdown, ma anche un’opportunità vantaggiosa per ottimizzare gli acquisti.
A prosperare sono specialmente le vendite di tecnologia, scarpe, vestiario e cosmetici, tutti prodotti che sempre più consumatori scelgono di provare in negozio e poi acquistare online.
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Il profilo dell'autore
Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.