Confcommercio: economia italiana in difficoltà anche nel 2021

L’incertezza che frena la ripresa

Nel contesto attuale, nel quale le attività economiche sono condizionate da un agente esterno e poco prevedibile come un virus, fare previsioni è complicato.

Il trend è però chiaro: l'Indicatore dei consumi di Confcommercio ha visto una netta riduzione dei consumi su base annua, pari all’11,1%. Le misure in vigore durante il periodo natalizio, il più redditizio dell'anno per molti settori commerciali, hanno ulteriormente peggiorato la situazione.

Sebbene ci si aspetti una ripresa nel 2021, l’incertezza dei tempi con cui i vaccini raggiungeranno la maggior parte della popolazione, il protrarsi delle misure restrittive e i timori che fiaccano la propensione alla spesa e alla stipula di prestiti potrebbero indebolire il rimbalzo del Pil.

A gennaio, per il quinto mese consecutivo, il prodotto interno lordo ha registrato una contrazione e le aspettative di crescita che il governo ha stimato al 6% per il 2021 appaiono lontane.

I settori più colpiti

Sempre secondo Confcommercio, la produzione industriale a novembre scorso è diminuita del 4,3% su base annua. Ancor peggio il sentiment delle imprese del commercio al dettaglio, con una riduzione tendenziale del 20,2%.

I settori legati alla mobilità e al tempo libero sono stati i più colpiti e hanno segnato gli andamenti più negativi. Non a caso le calzature hanno registrato un -12,1% e i carburanti addirittura -20,7%.

Un sostegno decisivo potrebbe arrivare dalle risorse del Recovery Fund. La dotazione è imponente, ma il suo impatto dipenderà dalla capacità di spenderla in modo rapido ed efficace.