Aumenta il reddito (+0,9%), ma gli italiani preferiscono risparmiare
26 giu 2019 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Poca sopra lo zero la percentuale dei consumi
Nel primo trimestre 2019 è aumentato dello 0,9% il potere d'acquisto delle famiglie italiane. Lo dice l'Istat che dà un'altra buona notizia: con l'aumento del potere d'acquisto aumenta anche la propensione al risparmio. Gli italiani, insomma, preferiscono risparmiare, in attesa di tempi meno bui. Il dato fa il paio con l'ultimo bollettino Crif relativo al mese di maggio secondo cui i prestiti personali sono in aumento moderato: 0,9%. Spiega l'Istat: “il reddito a disposizione delle famiglie italiane ha segnato un marcato recupero dopo due cali consecutivi nei trimestri precedenti. Questo recupero, anche grazie alla frenata dell'inflazione, si è trasformato immediatamente in crescita del potere d'acquisto e, limitatamente, in maggiori consumi, mentre è diventato più concretamente aumento della propensione al risparmio”.
Reddito disponibile +0,9%, propensione al risparmio +0,7%. Vediamo in dettaglio i numeri. I dati del primo trimestre evidenziano che, nel primo trimestre 2019, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi cono cresciuti di uno striminzito 0,2%. Di conseguenza, fa notare l'Istat, a guardare il dato sulla propensione al risparmio delle famiglie consumatrici si nota come essa sia pari all'8,4%, in rialzo dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, con un potere d'acquisto in rialzo dello 0,9%. E la pressione fiscale è al 38%, in rialzo dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2018.
Gli italiani risparmiano in attesa di tempi migliori. Questo è, in sintesi, il commento delle associazioni dei consumatori. “È una buona notizia, - commenta Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori - dopo due trimestri consecutivi negativi, il terzo del 2018 con -0,1% e il quarto sempre 2018 con -0,5%, il potere d'acquisto degli italiani è tornato in territorio positivo con questo +0,9%, incremento record che non si registrava da più di dieci anni, ossia dal quarto trimestre 2006. È presto per cantare vittoria, ovviamente, considerando che dal 2007 al 2018 il potere d'acquisto è sceso del 6,8%. E poi - prosegue Dona - i consumi sono ancora bassi, poco sopra lo zero, a +0,2%, in peggioramento rispetto al +0,6% e al +0,3% dei due trimestri precedenti. Insomma - conclude Dona - gli italiani risparmiano e hanno paura di spendere, perché hanno paura del futuro. È questo il problema da risolvere”.
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