A Bologna un’alleanza per le vittime di usura
28 lug 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Le autorità e le associazioni bancarie si sono unite per tutelare chi è vittima di usura o estorsione
Inps, Abi, Agenzia delle Entrate, Equitalia e le Prefetture dell’Emilia Romagna si sono unite per contrastare gli effetti di una piaga sociale che colpisce molti italiani, come l’usura e l’estorsione. Due fenomeni che fanno leva sul bisogno talvolta urgente di chi è alla ricerca di un prestito personale.
A Bologna è stato siglato un protocollo di intesa presso la Prefettura di Bologna, dalle procure della Repubblica e dalle Prefetture dell’Emilia-Romagna, dalle Direzioni regionali di Agenzia delle Entrate, Equitalia Centro ed Inps e dalla commissione regionale Abi (Associazione Bancaria Italiana).
Nato solo poche settimane, il gruppo di lavoro così composto intende aiutare chi è finito nelle grinfie di queste organizzazioni criminali grazie a una serie di facilitazioni di natura fiscale e amministrativa.
In pratica, nel tutelare le vittime di usura si terrà finalmente conto del fatto che ci si trova di fronte a individui economicamente deboli e pertanto non in grado di pagare quanto dovuto al fisco e alla Pubblica amministrazione.
L’obiettivo è ottimizzare lo scambio di informazioni tra le istituzioni coinvolte e tra i singoli enti e il cittadino, vittima di fenomeni di estorsione o usura, in merito alla proroga degli adempimenti amministrativi e fiscali e alla sospensione dei processi esecutivi. Si tratta di misure previste dall’articolo 20 della legge n. 44 del 1999, per le quali il protocollo prevede un potenziamento del coordinamento tra le istituzioni e un percorso più veloce per il cittadino che deve essere costantemente aggiornato sullo stato del procedimento.
La possibilità di chiedere la proroga o la sospensione degli adempimenti è riservata però solo ai soggetti danneggiati da tali attività criminali che abbiano già richiesto l’erogazione del contributo previsto per il risarcimento dei danni patrimoniali subiti. La richiesta di proroga va presentata alla Prefettura competente per territorio, che, dopo avere acquisito il parere favorevole del Procuratore della Repubblica, la inoltra all’Agenzia delle Entrate, all’Inps e a Equitalia per consentire nello specifico di individuare quali sono gli adempimenti fiscali e contributivi che possono essere rinviati oppure se vi sono già in corso procedure di riscossione coattiva quali possono essere sospese.
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