I consumi migliorano grazie a retail e ristorazione
3 giu 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
Non c’è ancora ripresa per abbigliamento-accessori
I segnali di miglioramento ci sono, anche se i consumi restano ancora lontani rispetto ai livelli pre-pandemia. Ad aprile 2022, il totale dei settori analizzati dall'Osservatorio Confimprese - Ey segna un calo del 9% rispetto allo stesso mese del 2019.
Il dato, seppure ancora con il segno meno, evidenzia un chiaro miglioramento rispetto al primo trimestre, che aveva registrato un pesante -18,2%. E questo nonostante la complessa situazione geopolitica.
I motivi della ripresa
Secondo l'analisi, la graduale ripresa ha tre grandi propulsori: la ripresa del mercato del lavoro, con un tasso di disoccupazione sceso all’8,5%; i risparmi forzosi delle famiglie italiane – rimasti intatti durante la pandemia – che ora sono disposte a spendere per superare le scarsità imposte dal periodo recente; infine, l’allentamento delle restrizioni sanitarie legate a una voglia di normalità che spinge i consumi.
Gli italiani sono sempre più propensi a tornare a trascorrere il proprio tempo libero fuori casa e a impegnarsi in acquisti più corposi, magari sostenuti da piccoli prestiti. Aprile non basta per ribaltare i primi quattro mesi del 2022, che hanno chiuso con un -16%.
I settori più brillanti
Alcuni settori hanno già ricucito le distanze con i livelli pre-pandemia. Il retail non food chiude il mese di aprile a +4,9% e la ristorazione a +0,9%. Non c’è ancora ripresa per abbigliamento-accessori, in flessione del -20,1%, anche se si evidenziano segnali di leggero miglioramento rispetto a marzo 2022, che aveva chiuso a -31,1%.
La forza dei negozi di quartiere
Nei canali di vendita continua il buon andamento dello shopping di prossimità (aree periferiche delle metropoli e cittadine di provincia), che chiude il mese di aprile a +4,4%. Tutti gli altri canali registrano invece una forte flessione: outlet -17,4%, centri commerciali -16,6% e high street -14,5%, per finire con il travel -16,6%, che prosegue nella fase di leggero recupero, rispetto al forte calo dei due anni passati, iniziata nel mese di marzo.
Il recupero del Sud
Nelle aree geografiche continua il buon andamento del Sud, che si lascia alle spalle il segno meno e consolida i consumi a +1%. Seguono il Centro (-7,4%) e il Nord-ovest (-8,3%). Soffre ancora il Nord-est (-19,4%).
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