Si lavora meglio, si riceve meno: gli stipendi in Italia
3 dic 2024 | 3 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.
L’impatto del caro vita si sta riflettendo sulle abitudini di consumo degli italiani. Nel comparto auto, in particolare, la riduzione del potere d’acquisto sta spingendo verso il mercato dell’usato. La vendita di veicoli nuovi nei primi mesi dell’anno ha registrato una crescita molto contenuta: le immatricolazioni sono cresciute dell’1,9% mentre le richieste di finanziamento, rispetto allo stesso periodo del 2023, sono aumentate del 3,8%.
A sottolineare il legame esistente tra gli acquisti e le richieste di prestiti auto, è l’Osservatorio Credit & Mobility realizzato congiuntamente da Experian, società specializzata nell’elaborazione di informazioni creditizie, e UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri.
L’analisi congiunta dei dati ha permesso di individuare un anticipo sistematico di circa 3-5 mesi delle variazioni di richieste di finanziamento rispetto ai movimenti relativi a immatricolazioni e trasferimenti di proprietà. Di conseguenza, l’incremento del 2,3% nelle richieste di finanziamento per le auto nuove e del 12% per le auto usate a settembre fa supporre una potenziale crescita in particolare dei trasferimenti di proprietà tra la fine dell’anno e i primi mesi del 2025.
Meno auto e meno prestiti per gli under 30
I giovani rappresentano la categoria di consumatori meno incline all’acquisto di auto nuove: la fascia d’età 18-29 anni, infatti, registra un calo del 3,1% nelle immatricolazioni e dello 0,8% nelle richieste di finanziamento. Questa tendenza è influenzata da diversi fattori, tra cui un minor potere di acquisto delle famiglie e un aumento generale dei prezzi delle auto, dovuto al rincaro di materie prime ed energia.
L’Osservatorio in particolare evidenzia l’aumento - dal 17,8% dei primi 8 mesi del 2023 al 22% nei primi 8 mesi del 2024 - delle maxi-rate finali superiori a 20 mila euro per i prestiti auto destinati all’acquisto di veicoli nuovi: un incremento che potrebbe indicare una maggiore propensione all’indebitamento o la necessità di diluire i pagamenti nel tempo da parte di questo segmento di acquirenti.
Al contrario, la fascia 46-60 anni, che tipicamente dispone di una maggiore stabilità economica, si conferma trainante per il mercato, rappresentando quasi il 40% delle richieste di finanziamento e il 36,5% delle immatricolazioni.
Più auto usate nelle regioni a minor reddito pro capite
Il mercato dell’usato si conferma un’alternativa sempre più valida all’acquisto di un’auto nuova, con una crescita del 6,7% nei trasferimenti di proprietà e del 10,9% nelle richieste di finanziamento nei primi 9 mesi del 2024.
L’analisi regionale ha rivelato inoltre significative differenze nelle abitudini di acquisto e, parallelamente, nell’accesso al credito: il 60% delle richieste di finanziamento per auto nuove arriva da 5 regioni tutte collocate nel Centro/Nord (Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto e Emila Romagna). Oltre un quinto delle richieste di finanziamento per l’acquisto di auto nuove è collocato in Lombardia (21,3%), a fronte di una quota di mercato del 15,7% per le immatricolazioni, quasi pari a quella del Trentino-Alto Adige (15,3%), influenzata dagli acquisti del noleggio. Al contrario, Sicilia, Campania e Puglia detengono da sole il 38,4% delle richieste di finanziamento per l’acquisto di auto usate, sebbene anche in questa categoria al terzo posto ci sia la Lombardia con l’11,8% delle richieste.
Inoltre, la crescita dei finanziamenti con durata oltre i 5 anni per le auto usate (+14,5%) evidenzia la necessità di soluzioni finanziarie flessibili che consentano di diluire la spesa e rendere l’acquisto più accessibile.
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