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Gli effetti del caro energie su imprese e consumi

27 apr 2022 | 2 min di lettura | Pubblicato da Paolo F.

gli effetti del caro energie su imprese e consumi

A rischio la continuità aziendale

L’aumento dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali, iniziato negli ultimi mesi del 2020, insieme all’aumento del costo dell’energia, stanno avendo un impatto importante sull’industria italiana.

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Il prezzo medio dell’energia elettrica a carico delle imprese italiane a marzo 2022 è cresciuto del 500% rispetto allo stesso periodo del 2021. Ancor più grave la situazione del gas naturale, con un aumento che supera il 700%.

Quanto costa il caro energie alle imprese

Tutto questo comporta per la manifattura italiana un significativo incremento di costi per la fornitura di energia, anche al netto degli interventi governativi, con stime che portano dagli 8 miliardi circa del 2020 a una spesa di 21 miliardi nel 2021, ma che potrebbe raggiungere quota 40 miliardi nel 2022.

Due aziende su tre aumentano i prezzi

Il Governo è già intervenuto con il Decreto Energia per aiutare le imprese in questa fase delicata, eppure quasi la metà dei manager (49%) si ritiene molto preoccupato e il 41% abbastanza.

Il caro energia ha infatti già avuto i primi effetti: per il 17% delle imprese sarebbe a rischio la continuità aziendale. Le aziende cercano di reggere in due modi: riducendo i margini di guadagno (45%) oppure, più spesso, aumentando i prezzi del prodotto finito (secondo il 67% dei manager). I risultati emergono da una ricerca di Studio Temporary Manager.

Dalle aziende alle famiglie

Le famiglie potrebbero quindi subire un doppio colpo. Da una parte devono fare i conti con bollette più salate, dall'altra notano rincari di altri prodotti, che a lungo andare potrebbero scoraggiare consumi e favorire i piccoli prestiti.

Se la situazione non dovesse migliorare, infatti, le aziende saranno costrette ad aumentare ulteriormente il costo del prodotto finito (per il 55%) e un quinto chiuderà le linee produttive o ridimensionerà l’attività. Ma c’è anche chi punterà, per contrastare il caro energia, su soluzioni più “virtuose” come la riduzione dei costi di produzione attraverso azioni di ottimizzazione ed efficientamento (51%) e il contenimento dei costi generali (38%).

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