Ecco come cambia Equitalia

In sostanza, il Parlamento ha provveduto a modificare le regole di riscossione del fisco con modifiche  riguardanti la prima casa, modifiche che prevedono niente ipoteche né espropriazioni sulle prime abitazioni, ammesso che questo sia l'unico patrimonio di cui il contribuente dispone. Saranno inoltre previsti dei piani di rateizzazione più lunghi con la possibilità, in caso di “comprovata e grave difficoltà economica” da parte del contribuente, di sospendere il pagamento delle rate per un periodo di sei mesi. Il parlamento inoltre ha provveduto ancora a modificare il “solve et repete”, cioè lo stop al pagamento anticipato, quel meccanismo in base al quale un contribuente che abbia presentato ricorso doveva poi versare al fisco un terzo dell'importo contestato. Altro argomento di competenza di Equitalia ritoccato è la soglia di pignorabilità dei beni, ora fissata a un quinto dei beni che siano stati utilizzati dall'imprenditore per la sua attività.

E non finisce qui: tra i punti fissati dal Parlamento circa le nuove modalità di riscossione di Equitalia, il governo ha approvato le nuove modalità che riguardano l'aggio, cioè il compenso spettante all'ente pubblico per l'attività di riscossione: l'aggio è stato abbassato all'8%, anche se resta al 9% per gli accertamenti che siano diventati esecutivi. Entro giugno, infine. i comuni saranno costretti per legge ad abbandonare Equitalia come ente di riscossione, bloccando fin d'ora (e fino alla scadenza del mandato d riscossione) l'invio a Equitalia di nuovi ruoli: la Commissione Finanza inoltre ha invitato il governo a verificare efficacia ed efficienza del nuovo sistema di accertamento e di  riscossione delle entrate comunali.