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Croazia: cancellati i debiti ai cittadini in difficoltà

30 apr 2015 | 2 min di lettura | Pubblicato da Francesca L.

croazia cancellati i debiti ai cittadini in difficolta

Accordo tra istituzioni, banche e istituti finanziari

Buone notizie per circa 60 mila cittadini croati in difficoltà economica che non dovranno più pagare le rate dei prestiti personali o le bollette della propria abitazione. Ecco quanto proposto di recente da un piano del governo croato, guidato dal primo ministro Zoran Milanovic, e ribattezzato evocativamente “nuovo inizio” con lo scopo principale di far ripartire l’economia del Paese.

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Siamo di fronte, sostanzialmente, ad un accordo di grande portata tra il governo, i principali istituti di credito, le banche, i distributori di energia elettrica e gas, diversi comuni e vari enti locali che si troveranno ad assorbire in maniera del tutto autonoma le perdite. Naturalmente l’adesione a questo programma è stata del tutto volontaria.

Per poter beneficiare di questa opportunità ci sono comunque dei criteri da rispettare: i cittadini non dovranno aver accumulato debiti superiori alle 35.000 kune (circa 4.500 dei nostri euro) e devono essere titolari di un conto in banca non congelato per un periodo maggiore di un anno. Inoltre i richiedenti dovranno dimostrare di non essere possessori di alcun bene particolare.

La Croazia sta vivendo un periodo decisamente sfavorevole: il 19,2% della popolazione risulta essere disoccupata, il salario medio è di circa 730 euro, l’economia è in recessione da ormai sei anni e le previsioni di crescita sono piuttosto basse, almeno per l’intero anno a venire. Stiamo parlando di un paese di dimensioni ridotte in cui l'1,4% della popolazione risulta essere indebitata.

Nonostante si tratti però di un programma primo nel suo genere a livello mondiale, sono numerosi gli analisti che vedono in questo piano scarse possibilità di successo. C’è poi da considerare anche il possibile rovescio della medaglia. Agendo in questa direzione infatti verrà creato un precedente che, seppur non nell’immediato, potrebbe diventare pericoloso: se i creditori inizieranno a credere che questa soluzione potrà verificarsi nuovamente in futuro tutti coloro che si troveranno a richiedere un prestito dovranno fare i conti con tassi di interesse molto elevati pur avendo un reddito di bassa fascia.

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