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Cittadinanzattiva: prestiti difficili per un italiano su cinque

5 nov 2013 | 2 min di lettura | Pubblicato da Eleonora D.

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Cittadinanzattiva: prestiti difficili per un italiano su cinque

Si inizia a parlare di "possibile ripresa" e si prospetta un futuro più roseo per il 2014, ma per famiglie e imprese la quotidianità sembra un percorso a ostacoli, soprattutto se hanno la necessità di chiedere un prestito. Un italiano su cinque denuncia di avere problemi legati all'eccessivo indebitamento e alla difficoltà di riuscire a ottenere un prestito dalle banche. Un dato che emerge dal Rapporto PiT Servizi di Cittadinanzattiva su dati 2012: lo scorso anno il 73% degli intervistati ha dichiarato di aver avuto problemi con banche e finanziarie, nel 5% dei casi si riscontravano difficoltà a onorare i pagamenti dei prestiti e le famiglie fortemente indebitate erano 1,2 milioni.

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Nonostante la stretta sul credito al consumo registrata negli ultimi anni, proprio questa forma di prestito è quella che registra maggiori richieste, ma il 42% dei consumatori riscontra una scarsa trasparenza delle condizioni contrattuali e, in particolare, non viene informato sul diritto di ripensamento che ricade, automaticamente, anche sul contratto firmato con la finanziaria, tanto che spesso i pagamenti cominciano a decorrere prima dei dieci giorni (cioè il periodo entro il quale per legge è possibile esercitare il diritto di recesso).  Sui prestiti personali ci sono meno problemi, anche se il 22% dei cittadini lamentano che le banche chiedono troppe garanzie e di fatto si vedono limitato l'accesso ai finanziamenti.

Non va meglio a chi sceglie la cessione del quinto: il 13% degli intervistati ha difficoltà a pagare le rate per la presenza di altri debiti ed è preoccupato di come possa onorare le scadenze in caso di perdita del posto di lavoro. Tra le forme di prestito che i consumatori gestiscono con meno abilità ci sono le carte revolving, soprattutto quando vengono date come credito supplementare non richiesto, con tassi di interesse spesso alti e conseguenti difficoltà nel riuscire ad estinguere i pagamenti.

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