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Abi: si arresta il calo dei prestiti ad ottobre

24 nov 2014 | 2 min di lettura | Pubblicato da Francesca L.

abi si arresta il calo dei prestiti ad ottobre

L'Associazione Bancaria ha pubblicato il suo report sulla situazione dei prestiti in Italia

Secondo l’ultimo rapporto dell’Abi, Associazione Bancaria Italiana, la crisi continua a perdurare nel nostro Paese: nel mese di ottobre le sofferenze salgono anche se, in parallelo, la situazione dei prestiti sembra essere leggermente migliorata.

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Un quadro perciò ancora poco confortante quello messo in luce dall’Associazione nel suo più recente report in cui continuano a farsi sentire in maniera piuttosto pronunciata ed evidente gli effetti di questa lunga crisi economica che interessa in modo massiccio tutta l’Eurozona.

Nonostante ciò, la dimanica generale dei prestiti registra un miglioramento rispetto al passato mese di settembre anche se, comunque, i valori rimangono sempre negativi perciò non si può parlare certo di successo. Nei fatti, secondo il report Abi il totale dei prestiti ai residenti concessi è sceso dell’1,9% dal -2,2%; stabile risulta invece l’entità dei prestiti concessi a famiglie e privati che, come nel mese di settembre, registra uno 0,8% in meno (novembre 2013 -4,5%).

Entrando maggiormente nel dettaglio sembra diminuita, su base annua, la raccolta tramite obbligazioni (a medio e lungo termine): ad ottobre 2014 si è registrato un -12,7% segnalando una diminuzione assoluta di oltre 66 miliardi di euro. Ecco secondo l’Associazione una delle ragioni per cui risultano essere ancora penalizzati i finanziamenti a medio e lungo termine.

Inoltre, ad ottobre è stato messo in evidenza anche il miglior risultato a livello di prestiti bancari dal maggio 2012 grazie ai tassi applicati per l’acquisto di immobili pari al 2,92%.

In merito alle sofferenze, invece, l’Abi segnala un aumento di quelle lorde che risultano essere salite a 177 miliardi di euro (dai 174 evidenziati nel mese di agosto) mentre quelle nette sono passate da 79,5 a 81,4 miliardi di euro. A livello generale, negli ultimi anni, le sofferenze bancarie sembrano essere più che raddoppiate.

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