Usura, un patto per aiutare famiglie e imprese in difficoltà
18 nov 2021 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
L'accordo va ad aggiornare quello del 2007
Tra gli effetti economici più drammatici della pandemia, non vi è stata purtroppo solo la perdita dei posti di lavoro in molti settori, tra cui turismo e ristorazione, ma anche l’ingresso per molte famiglie e piccole imprese nel tunnel dell’usura.
Il fenomeno dell'usura
Il fenomeno, che purtroppo è sempre stato presente nel nostro Paese, ancor prima dell’emergenza Covid, rappresenta una piaga sociale in quanto fonte di “guadagno” per la malavita. In pratica, chi vi fa ricorso è perché non può accedere a un prestito personale, ricorrere a un fido presso la propria banca o rinviare ulteriormente pagamenti già scaduti, e quindi si ritrova a dover versare importi di gran lunga più elevati di quanto richiesto in origine a fronte di minacce, anche personali, da parte degli “esattori”.
Il nuovo patto contro l'usura
Per prevenire questo crimine, il ministero dell’Interno e l’Associazione bancaria italiana (Abi), hanno sottoscritto al Viminale l’“Accordo quadro per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura”, che ha aggiornato i contenuti di una precedente alleanza siglata nel 2007.
Il nuovo patto contro l’usura è frutto della collaborazione tra l’ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, il settore bancario, i consorzi di garanzia collettiva (i fidi), le fondazioni e le associazioni antiusura.
L’obiettivo dell’accordo, aperto all’adesione anche di altri soggetti pubblici e privati, oltre a quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, è quello di rafforzare tutti i percorsi che facilitano l’accesso al credito legale e di incentivare l’attività di informazione, in particolare agevolando la denuncia di estorsori e usurai.
Nel concreto, questa collaborazione dovrebbe rendere possibili diversi interventi: dal contrasto alla pubblicità ingannevole in tema di concessione di prestiti all’incremento dell’attività di microcredito a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione, fino alla prevenzione di situazioni di sovra indebitamento.
All’Abi viene affidato inoltre il compito di promuovere la diffusione della conoscenza dei Fondi già esistenti per il sostegno alle vittime di usura e per la prevenzione dell’usura, e di mantenere vivo il confronto con Confidi, associazioni e fondazioni antiusura, anche sul territorio.
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