Un italiano su tre non andrà in vacanza
La causa principale è la mancanza di disponibilità economica
Pubblicato il 2 luglio 2021
La ripresa c'è ma l'effetto pandemia pesa ancora. Se la voglia di andare in vacanza non è mai andata via (anzi, è aumentata), un terzo degli italiani afferma che, nell'estate 2021, non prenderà la tanto desiderata pausa da lavoro o studio.
È il risultato di un'indagine Istat, in collaborazione con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità.
La maggior parte di coloro che non andranno in vacanza risiede nel Sud Italia: si sposterà in luoghi di villeggiatura appena il 39,1% dei residenti meridionali.
Perché non si va in vacanza
Ma perché gli italiani non partiranno? Tra le motivazioni, al primo posto c'è la mancanza di disponibilità economica (indicata nel 32,7% dei casi).
Ma frenano anche le paure collegate al Covid-19 (15%) e generici motivi di salute (12,8%).
Le risposte suggeriscono non solo la presenza di una oggettiva crisi economica, ma anche una maggiore cautela.
In un momento di incertezza, gli italiani non azzardano spese neppure per le vacanze. Un approccio che lascia ipotizzare un ridotto ricorso ai prestiti sottoscritti per finanziare i propri viaggi.
Giovani, un'estate di studio e lavoro
È interessante notare la netta differenza tra i risultati complessivi e le motivazioni indicate dagli italiani tra i 18 e i 29 anni: se la disponibilità economica frena gli over 30, per i più giovani contano di più gli impegno di studio e lavoro.
In altre parole: le vacanze saltano non perché mancano i soldi ma perché manca il tempo.
Dove, quando e come
L'indagine Istat indica anche come gli italiani si sposteranno durante questa estate.
Molti, un po' come lo scorso anno, preferiranno il turismo di prossimità, allontanandosi poco da casa: il 33,3% rimarrà nella regione di residenza per le vacanze.
Il 34% dei vacanzieri alloggerà in un hotel, il 32,4% si recherà presso case di proprietà mentre il 26% affitterà un appartamento.
In media le vacanze dureranno meno di 14 giorni e la maggioranza degli italiani si sposterà con un mezzo personale.
Treno, aereo e nave raccolgono anche quest'anno poche preferenze, attestandosi rispettivamente al 9,4%, 9,3% e 3,9%. Una altro effetto collaterale della pandemia.
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Il profilo dell'autore
Paolo Fiore, giornalista professionista e leccese in trasferta: Bologna, Roma, New York, Milano. Dopo la Scuola di giornalismo Walter Tobagi, ha scritto per Affaritaliani, MF-Milano Finanza, l'Espresso, Startupitalia e Skytg24.it. Si occupa di economia e innovazione per Agi, FocuSicilia e collabora con il gruppo Rcs.