Tredicesime in arrivo, ma le feste si preannunciano magre
30 nov 2021 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Il grosso sarà destinato a spese obbligate
Nonostante l’imminente arrivo della tredicesima in busta paga, gli italiani sembrano essere più pessimisti sul futuro economico personale e della propria famiglia. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, l’indice del clima di fiducia dei consumatori nel mese di novembre ha subito un nuovo calo.
Difficilmente inoltre l’arrivo della liquidità aggiuntiva potrà contribuire a far cambiare le aspettative economiche degli italiani perché secondo Ferderconsumatori, come ogni anno, servirà per saldare i pagamenti dovuti, tra cui l’Imu, le rate di prestiti e mutui, e le bollette.
Fiducia in calo
Secondo i dati diffusi dall’Istat, a novembre l’indice del clima di fiducia dei consumatori è passato da 118,4 a 117,5. Tale flessione della fiducia dei consumatori dipende soprattutto dal peggioramento delle attese sulla situazione economica generale e di quelle attinenti la sfera personale. Più in dettaglio, il clima economico e quello futuro sono in deciso peggioramento (i relativi indici calano, rispettivamente, da 142,2 a 139,8 e da 125,4 a 121,0), mentre il clima personale registra una riduzione più contenuta (da 110,4 a 110). Solo il clima corrente è in crescita, con l’indice che passa da 113,7 a 115,2.
Si riduce la capacità di risparmio
A preoccupare, secondo i dati Istat, è in particolare il giudizio negativo delle famiglie circa le possibilità future di risparmiare. A tradurre questa percezione in numeri concreti, è l’ultimo studio di Federconsumatori sull’utilizzo della tredicesima in arrivo.
Seppur tanto attesa, anche quest’anno la gratifica natalizia è destinata infatti a fare solo una breve sosta sui conti corrente degli italiani: la metà se ne andrà per pagare le rate di prestiti, mutui, bollette e utenze. Ben il 90% verrà eroso da un insieme di voci e spese obbligate e per la parte restante dall’aumento dei prezzi. Il risultato è che meno del 10% delle tredicesime in arrivo per lavoratori dipendenti e pensionati potrà essere accantonata o riservata ai consumi di Natale.
Entrate e uscite: i conti di Federconsumatori
Secondo l’associazione di difesa dei consumatori sono 17,8 milioni i lavoratori e quasi altrettanti i pensionati a cui spetta la tredicesima. Nel complesso, i beneficiari incasseranno un ammontare lordo pari a 45,7 miliardi di euro. Ma, se a questo importo si sottraggono gli 11,8 miliardi di ritenute Irpef, “che finiranno nelle casse del fisco, nelle tasche degli italiani rimarranno 33,9 miliardi netti”, precisa Federconsumatori.
“Solo il 9,7% rimarrà nelle tasche delle famiglie per regali, pranzi, cenoni ed eventuali viaggi”. Secondo le stime, prestiti, mutui e rate, assorbiranno il 26,1% della gratifica natalizia. Tale voce è seguita dai costi di bollette e utenze, a cui sarà destinato ben il 24,30% dell’importo totale (nel 2019 tale percentuale si fermava al 22,2%). In tale contesto si inserisce anche la voce relativa all’incremento dei prezzi di beni e servizi, che inciderà per il 9,6% sul monte tredicesime.
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