Tra vacanze e centri estivi, nuova stangata per le famiglie
7 giu 2022 | 4 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Mancano le guide linee per l'erogazione dei bonus per i centri estivi
Con la chiusura delle scuola, le famiglie si organizzano per poter affrontare l’estate con serenità. Nell’attesa di partire per le sospirate vacanze, già colpite da rincari diffusi, dai trasporti ai servizi della spiaggia, occorre fare i conti con un’altra capitolo di spesa che va ad aggiungersi ad altri pagamenti mensili tra cui bollette, prestiti o mutui, e al versamento dell’acconto Imu entro la metà di giugno.
Le famiglie che d’estate fanno ricorso ai centri estivi per i propri figli devono mettere in conto una cifra consistente. L’organizzazione della stagione per i più piccoli, rischia di essere un salasso: i costi delle strutture private variano in base alla durata (mezza giornata o intera giornata), alla disponibilità o meno del pranzo, fino alle attività svolte.
A lanciare l’allarme è l’associazione dei consumatori Adoc: “Il Governo ha previsto dei fondi da destinare a tale scopo, il Bonus Centri Estivi per il 2022 per o*ffrire un contributo ai genitori che lavorano. Ma, mancano le linee guida a livello nazionale. In attesa della pubblicazione del bando, che fare? I genitori stanno prenotando il posto per il proprio figlio, nelle varie strutture private, con un costo mensile che può arrivare anche a 500 euro, ed è la cifra, dove richiesta, che si pagherà senza la domanda on line per i bonus centri estivi 2022. Il bonus baby sitting e centri estivi non è stato inglobato dall’Assegno Unico*” .
Il funzionamento del bonus “in teoria”
Per accedere al contributo economico, ottenendo quindi uno sconto o rimborso sul pagamento delle rette per i centri estivi privati del proprio comune, è indispensabile presentare l’Isee. “Ad oggi, come abbiamo detto, n*on c’è alcun bando per i bonus centri estivi 2022: sappiamo però che, fino allo scorso anno, l’ammontare della soglia Isee era di 28 mila euro al massimo – spiega l’Adoc – *Il limite reddituale si combina con altri requisiti che rappresentano una via preferenziale per l’accesso al contributo”.
In mancanza di linea guida nazionali, a livello regionale e locale c’è chi si è attrezzato per erogare comunque un contributo alle famiglie per le attività estive dei figli.
Centri estivi: i costi medi
L’associazione Adoc ha fatto il punto sul bonus centri estivi che per ora è stato attivato in Emilia Romagna e per alcuni singoli comuni.
“L’indicazione del costo mensile ci arriva da alcune Regioni che si stanno organizzando autonomamente per offrire soluzioni alle famiglie. Ad esempio Valle d’Aosta e l’Emilia Romagna, hanno già stanziato il cosiddetto bonus rette, con un fondo di 6 milioni di euro a disposizione”.
Ogni regione per i centri estivi ha un proprio “tariffario” con prezzi in linea con il costo della vita sul territorio. I prezzi dei centri estivi al Sud, in media, si aggirano per un mese di frequenza (dal lunedì al venerdì con pranzo incluso) tra 250 e 300 euro a figlio, mentre man mano che ci si sposta in grandi città o al Nord, che il costo lievita fino ad arrivare a 500 euro e oltre. “Si tratta di una cifra difficile da sostenere per molte famiglie. Nei centri estivi privati il costo è dei più vari”, spiega l’Adoc.
I suggerimenti dell’Adoc e le iniziative locali
L’unico modo per capirne di più, consiglia l’Adoc, è di verificare se il proprio comune di residenza o Regione abbia attivato i bandi per l’iscrizione al centro estivo comunale.
In Emilia Romagna, spiega l’Adoc, potranno usufruire del bonus centri estivi le famiglie con figli dai 3 ai 13 anni (17 se con disabilità certificata), per un contributo massimo di 336 euro a figlio e nel limite di 112 euro a settimana. Entro il 30 giugno 2022, i Comuni e le Unioni di Comuni pubblicheranno l’elenco dei Centri estivi pubblici e privati aderenti al progetto, ai quali le famiglie potranno iscrivere i bambini e i ragazzi. Per ottenere il contributo, bisogna presentare l’attestazione Isee 2022 o, se non se ne è in possesso, quella 2021, con limite massimo di reddito entro i 28mila euro.
Il Comune di Aosta ha presentato lo scorso marzo la sua proposta per l’estate che comprendeva anche l’emissione di voucher per aiutare le famiglie che avrebbero scelto di avvalersi dei centri estivi privati. Il sostegno è previsto per le famiglie con minori dai 4 ai 17 anni che parteciperanno ai centri estivi organizzati da operatori socio economici “principalmente sul territorio del Comune di Aosta, e in subordine, sul territorio Regionale”. Nella stessa delibera si stabilisce la fruizione dei rimborsi per quattro settimane e si legge che saranno pari a 75 euro a settimana a fronte di un Isee da 0 a 8.000 euro. Con un Isee da 8.000 a 15.000 euro, il rimborso sarà pari a 40 euro a settimana e scenderà a 25 euro a settimana con un Isee da 15.000 a 22.000 euro.
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