Si chiama spoofing ma si legge truffa online
19 gen 2024 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Ecco a cosa prestare attenzione
Si chiama spoofing ed è uno dei tanti “volti” in cui si palesano gli attacchi informatici. In questo caso, una variante, è diretta ai correntisti di istituti bancari i quali si vedono recapitare sul telefonino un messaggio: il numero telefonico sembra essere quello della banca e così anche il mittente dell’sms che si visualizza sullo smartphone. In genere il il risparmiatore cade nella truffa online cliccando in buona fede sul messaggio. Ed è così che rischia di perdere soldi, quelli che magari ha accumulato sottoscrivendo prestiti personali.
Il caso del correntista di Regio Emilia
Quello che abbiamo descritto prima è quanto accaduto il 30 giugno 2023 a un correntista di Reggio Emilia sorpreso da un sms tarocco, in cui veniva avvisato di un bonifico sospetto sul suo conto, che doveva essere bloccato. Il correntista, in buona fede, ha cliccato sul messaggio e così ha inconsapevolmente fornito ai malviventi alcuni dati di accesso: soprattutto, ha autorizzato un bonifico da 1.700 euro.
Quello che è accaduto dopo è che la banca non voleva rimborsarlo. La banca, infatti, ha addebitato la “colpa grave” al cliente per essere caduto nella truffa e si è rigiutata di rimborsare la somma. Il risparmiatore, non domo, si è rivolto a Confconsumatori: ebbene, dopo 9 mesi di prcedimento arbitrale, il collegio di Bologna ha sentenziato che la banca deve restituire i 1.700 euro sottratti sul conto, certificando così l’assoluta buona fede del consumatore.
Non aprire quel messaggio
L'accaduto è stato raccontato dalla stessa Confconsumatori che, comunque, invita a non cliccare quel benedetto link su messaggi che “sembrano” provenire dalla propria o da altrui banche anche quando, purtroppo, non è così. Parliamo di un tipo di truffe che si basano sulla falsificazione dell’identità di chi telefona o di chi manda gli sms. I malviventi cercano, in questo modo, di far credere che l’autore della chiamata sia attendibile, in genere spacciandosi per una banca: l'obiettivo, invece, è sempre il solito, ossia carpire dati personali o diffondere malware.
La banca non invia sms
“Quello di Reggio Emilia - spiega Confconsumatori - è uno dei tanti casi di truffe online. Torniamo a raccomandare a tutti gli utenti bancari di diffidare dei messaggi sms della banca, i quali non possono contenere link multimediali. Invitiamo a non cliccare su alcun link che proviene dalla propria banca a mezzo sms”.
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