Scarsa affluenza all'asta BCE per le banche
29 set 2014 | 2 min di lettura | Pubblicato da Francesca L.
La Banca Centrale presta soldi a tassi agevolati purchè le banche li reimpieghino in finanziamenti a famiglie e imprese
Banche timide e poco partecipi: ecco il quadro che ne emerge a seguito della prima e tanto attesa asta TLTRO (Targeted Long Term Refinancing Operation).
In realtà non c’è da essere troppo sorpresi se questa è stata la reazione dell’Eurozona: le stime infatti prevedevano una domanda non eccessivamente alta, intorno ai 120 miliardi di euro, in quanto a dicembre ci sarà una seconda asta e perciò nuove possibilità di finanziamento per le banche.
Ciò che però Mario Draghi non aveva messo in conto è che solo 33 delle banche presenti chiedessero credito alle BCE per una somma che non ha superato gli 82,6 miliardi di euro.
Quello delle TLTRO è un sistema piuttosto semplice: la BCE presta agli istituti bancari una somma di denaro che, però, è strettamente vincolato all’uso che ne faranno. Queste somme, infatti, devono necessariamente essere messe a disposizione per concedere prestiti personali o finanziamenti di altra natura a imprese e famiglie; in caso contrario, il rischio al quale si espongono le banche è che la BCE richieda una restituzione anticipata della cifra con interessi decisamente più onerosi.
Perché le banche non hanno voluto approfittare di questa bella e vantaggiosa occasione per dare nuovo lancio all’economia? Numerose sono le ipotesi fatte in merito e tra queste spicca quella che vede una scelta ponderata degli istituti nel voler partecipare in maniera più massiccia all’asta prevista per dicembre quando, con l’accesso a finanziamenti ancora meno cari di 10 punti base, avrannò più chiara la loro necessità di finanziamento conoscendo anche i risultati degli stress test.
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