Risparmio: il timore per il futuro spinge gli italiani ad accantonare
7 mar 2023 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
1 su 4 spende tutto quello che guadagna
Pandemia, conflitto russo-ucraino, impennata dei costi dell’energia e rialzo dell’inflazione stanno mettendo dura prova gli italiani, sia emotivamente, sia economicamente. Negli ultimi tre anni, questo complesso di eventi ha contribuito a generare un diffuso clima di incertezza e di preoccupazione per il futuro.
La riduzione del potere d’acquisto causato dall’inflazione e il timore di non arrivare a fine mese, che spinge a tagliare le spese, stanno causando una riduzione complessiva delle vendite al dettaglio pari all’0,8% in termini di volumi, come attesta l’Istat.
A tradurre queste tendenze generale in numeri è la prima rilevazione dell’Osservatorio Changing World a cura di Nomisma: si tratta di un’analisi che attraverso rilevazioni bimestrali su un campione rappresentativo di italiani di età compresa tra i 18 e i 65 anni ha l’obiettivo di aiutare a interpretare e anticipare i cambiamenti sociali in corso e i bisogni e i modelli di acquisto dei cittadini.
Le strategie per far fronte al caro vita
Secondo l’Osservatorio realizzato da Nomisma ben un italiano su quattro dichiara di spendere tutto quello che guadagna e il 26% delle famiglie teme concretamente di non arrivare alla fine del mese. Di contro, il 38% di chi risparmia lo fa perché condizionato da un futuro che percepisce come incerto. L’88% delle famiglie italiane ha inoltre adottato alcune strategie di risparmio per far fronte al rincaro dell’energia e all’aumento generale dei costi, fattori che incidono sulle scelte di acquisto.
“Entrando nel dettaglio dell’indagine, vediamo che per contenere gli effetti dell’inflazione sul budget familiare, gli italiani optano per strategie di decluttering del carrello: riducendo gli sprechi (58%), rinunciando a prodotti e servizi ritenuti superflui (45%) e limitando gli acquisti a voci di spesa davvero essenziali (40%). A questo aspetto si unisce la ricerca di offerte e promozioni (51%)”, si legge nello studio.
Nonostante gli sforzi di contenimento delle uscite, il 14% degli intervistati ritiene di guadagnare meno di quanto avrebbe bisogno per sostenere le spese necessarie. Peraltro, il 25% degli italiani, per far fronte ai costi e agli imprevisti legati alle utenze, all’abitazione e all’alimentazione si ritrova a spendere tutto il budget familiare a disposizione, senza potersi permettere altro.
Il 7% rinuncia al risparmio per acquistare beni e servizi non strettamente necessari ma che consentono di condurre una vita in qualche modo più agiata. Il 54%, invece, riesce ad accantonare qualcosa, senza dover fare troppe rinunce, in virtù di una spesa minore rispetto alle sue entrate.
Meno prestiti e più risparmio come ancora di salvataggio
A guidare la ricerca del risparmio è soprattutto l’incertezza generale che condiziona pesantemente questa fase del ciclo economico. Basti pensare che, pur potendo attingere a forme di prestito personale, data la capacità economica di far fronte a un’eventuale rata di rimborso mensile, una parte della popolazione rinuncia comunque a consumare.
Il 38% di chi risparmia “lo fa proprio perché il futuro sembra essere troppo incerto, mentre il 23% mette soldi da parte per affrontare con tranquillità eventuali spese impreviste.”
Guardando al futuro, le prospettive purtroppo non sembrano migliori. Non solo le famiglie temono di non riuscire a risparmiare, ma il 26% di esse ha timore di non riuscire ad arrivare alla fine del mese. In più, per ben 1 italiano su 2, il tema del risparmio familiare e l’interrogativo su come accantonare una parte del reddito costituiscono motivo di ansia e stress.
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