Protestati, disoccupati e col prestito
7 ago 2013 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Boom di prestiti online anche per protestati o disoccupati
Ormai è accertato: siamo in pieno boom dei prestiti online. Sarà la morsa del credito, sarà il perdurare di questa crisi economica, fatto sta che sempre più famiglie si stanno affidando, per la richiesta di prestiti, alle offerte del web. Vediamo a grandi linee come muoversi in questo campo. Nel caso si possieda una busta paga, le cose diventano più semplici: si può anche saltare una rata, si può modificare l'importo delle rate, si può variare la durata del prestito, addirittura si può estinguere il debito in anticipo senza pagare la penale.
Le stesse cose valgono per i protestati o per i disoccupati: in questi casi basta ampliare il raggio d'azione, cioè basta pagare qualcosa in più come interessi o spese istruttorie. In questo modo si potrà accedere alle offerte più vantaggiose, quelle con gli slogan più accattivanti che sono anche quelli che garantiscono assistenza anche nel caso il cliente sia finito sulla lista nera del Crif.
E non è tutto. La vera novità è che la nuova frontiera dei prestiti online sta ripianando progressivamente la stretta creditizia causata dal sistema bancario: apre infatti il mercato alle famiglie e alle imprese che sono ridotte sul lastrico per via della crisi più impietosa del secolo, una crisi che non sembra trovare sbocchi, almeno non nel breve periodo.
Un'indagine di Adnkronos, ha rilevato che gli italiani si rivolgono al web perché qui riescono a ottenere una liquidità immediata, attraverso formule d'accesso talmente snellite da fare invidia ai più paludati istituti di credito nostrani. Tempi d'erogazione ultraceleri (si parla di 24 o 48 ore), nessuna motivazione per ottenere l'importo che viene recapitato a domicilio, con firma singola, rata e tasso costante.
In poche parole in rete si trova il prestito da sogno, per tempi come questi. Nessun timore nemmeno per chi non possa dimostrare il proprio reddito o per chi è cattivo pagatore: anche loro, basta che si guardino intorno sul web e rischiano di trovare la giusta soluzione per i propri bisogni. Unica conseguenza negativa: le truffe.
Attenzione soprattutto ai siti che chiedono un anticipo per le spese d'istruttoria, spedendo solo via mail un documento, senza verifica preventiva. Altro cavillo a cui prestare attenzione sono il Tan (il tasso annuale d'interesse espresso, in percentuale, sul credito concesso) e il Taeg (tasso annuo effettivo globale) che misura una serie di oneri tra cui spese d'istruttoria della pratica, spese di assicurazione e di garanzia, spese di riscossione delle rate. Per evitare di essere truffati, la legge stabilisce che, a garanzia del consumatore, gli annunci pubblicitari debbano indicare il taeg e il relativo periodo di validità delle promozioni.
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