Prestiti, la reputazione viaggia su Peeple
8 ott 2015 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Verificare le reputazioni prima di approvare un finanziamento
Per capire “se” e “quanto” la persona che sta chiedendo un prestito personale sia affidabile le società di credito al consumo potrebbero presto tener conto, tra le altre valutazioni di tipo strettamente economico, dei risultati segnalati da Peeple, una nuova app in grado di raccogliere le “recensioni” relative a una persona. Uno strumento in più, dopo Facebook, per stabilire quanto sia conveniente avere una persona come cliente del proprio istituto di credito.
Funziona come Yelp o Tripadvisor ma, invece di fornire una valutazione su ristoranti, alberghi e film, “misura” la qualità delle persone sulla base delle opinioni che hanno dato amici e conoscenti.
In pratica, quando l’app di Peeple sarà disponibile, probabilmente verso la fine di novembre, si potranno dare giudizi personali su chiunque utilizzando una scala che va da una a cinque stelle: i propri ex partner, i colleghi, gli ex datori di lavoro e i vicini di casa.
Non sarà possibile infatti fuggire dalla grinfie di questa app: tecnicamente non è possibile escludere il proprio nome dal sistema. Una volta che qualcuno lo inserisce resta lì, a meno che non ci siano violazioni delle condizioni del servizio oppure veri e propri reati tra cui quello di diffamazione e ingiuria. Altra caratteristica dolente del servizio è che non si possono cancellare recensioni negative.
Per scrivere una recensione di qualcuno bisogna avere 21 anni, un account Facebook e usare il proprio vero nome. Inoltre bisogna confermare di conoscere la persona che si vuole recensire in una di queste tre categorie: professionale, romantica, personale. Per aggiungere al database qualcuno che non è mai stato recensito, bisogna avere il numero di cellulare di quella persona che a sua volta riceverà un sms con cui viene informata della creazione di un profilo che lo riguarda, con il nome di chi lo ha fatto.
Le recensioni positive vengono postate immediatamente; quelle negative invece verranno tenute da parte per 48 ore per evitare, almeno in teoria, che vi siano dispute tra chi ha inserito la recensione e il diretto interessato. I profili delle persone che non sono registrate al servizio, e quindi non possono contestare eventuali recensioni negative, mostrano solo le recensioni positive.
La controversa app, disponibile in una prima fase solo per iPhone e iPad, rischia quindi di trasformarsi in un immenso cortile virtuale fatto di cattivi pettegolezzi come già hanno fatto notare diversi studi di psicologi. La tecnologia non farebbe altro che amplificare commenti altrimenti destinati a restare all’interno di una cerchia limitata di conoscenti.
Dal quartiere generale di Peeple, che nel frattempo ha già ottenuto investimenti pari a 7,6 milioni di dollari, si difendono precisando che il funzionamento ha una serie di limiti: sono stati vietati alcuni comportamenti negativi, incluse volgarità, commenti a sfondo sessista e tutti i commenti relativi alle condizioni di salute o ad eventuali malattie.
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