Prestiti ed educazione finanziaria
23 mar 2018 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Conoscere termini e tipologie di finanziamento è molto importante
Educazione finanziaria vuol dire riconoscere la necessità di onorare i debiti e, in caso di difficoltà oggettiva, conoscere quali sono gli strumenti che consentono al debitore di pagare il dovuto senza dover sacrificare i propri consumi e mantenendo una qualità di vita giudicata buona. Se ne è parlato al Cnel di Roma durante il convegno Educazione finanziaria: sovraindebitamento, credito consapevole e buone pratiche. L'incontro, organizzato dall’Oic, l'Osservatorio imprese e consumatori, tocca un tema quanto mai attuale visto che i prestiti personali continuano essere in testa alle preferenze degli italiani: anche secondo l'ultimo barometro Crif i prestiti personali, in rialzo a febbraio del 9,6%, hanno trainato la crescita dell’intero comparto.
L'importanza dell'educazione alla finanza. L'inconto romano è servito sopratutto a stabilire qualche indicazione sulle novità in tema di fatturazione a 28 giorni, di socializzazione degli insoluti, di misure anti-indebitamento e di nuove offerte placet e anche crediti condominiali. Dalla riunione è venuta fuori una verità ormai incontrastata, ossia che i temi legati sia al recupero crediti che alla gestione del credito portano a una conclusione: l’importanza dell’educazione finanziaria è assoluta.
Via alla riforma strutturale del settore credito. Secondo Antonio Persici, presidente dell’Osservatorio imprese e consumatori, è ormai evidente l’importanza di avere la riforma del settore del credito. “Il protrarsi della crisi economica - ha chiarito Persici - ha reso più urgente la necessità della riforma strutturale del settore del credito in modo da garantire giuste tutele a chi viva situazioni di difficoltà. Non solo. Una riforma del credito va attuata per dotare le imprese dei mezzi giusti per vedere adempiuti secondo le norme i contratti stipulati, in ottica di collaborazione e risoluzione delle controversie”.
Aumentare la consapevolezza. Secondo Persici, a questo punto è fondamentale intervenire con azioni di educazione finanziaria. “Dobbiamo fare in modo di aumentare la consapevolezza dei cittadini e prevenire situazioni di sovraindebitamento - spiega il presidente Oic - diffondendo la cultura del rispetto dei pagamenti. Questo perché il sistema Paese non funziona più se chi assume un obbligo poi non lo onora”.
La finanza insegnata alle elementari. A rincarare la dose è intervenuto Enea Franza, responsabile dell’Ufficio consumer protection di Consob che ha rimarcato l’importanza non solo di impartire agli italiani una vera educazione finanziaria, ma anche del contatto che questa materia deve finalmente avere già a scuola. “Essere educati alla finanza significa comprendere meglio la vita quotidiana, la famiglia, addirittura il Paese - ha sottolineato Franza - Per questo una corretta educazione alla finanza dovrebbe essere appresa già a partire dai primi anni della scuola”. Imparare subito, da bambini, a far di conto, insomma, esattamente come si impara a leggere e a scrivere.
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