Prestiti, dalla Ue via libera alle nuove norme sul credito al consumo
3 ott 2023 | 2 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Compresi anche i prestiti di importo contenuto
Il Parlamento europeo è intervenuto per bilanciare la libertà di scelta del risparmiatore di ricorrere al credito al consumo con gli obblighi alle società finanziarie di verificare la sua capacità di rimborsare la rata mensile di un prestito personale o di un prestito finalizzato: la direttiva sul Credito al consumo (Ccd), approvata in via definitiva a metà settembre, punta infatti a evitare il verificarsi di situazioni di difficoltà anche a seguito della sottoscrizione di finanziamenti di piccolo importo.
In questo modo in Europa verranno applicate una serie di tutele aggiuntive a tutte le forme di prestito e per qualunque importo: da zero a centomila euro. Tra questi rientra anche il Buy now pay later (Bnpl), ossia i microprestiti che oggi si stipulano in pochi secondi sui maggiori siti di e-commerce per acquistare diverse tipologie di beni e servizi.
Al via il prospetto unico di sintesi sui costi
Il modello adottato per migliorare la comunicazione diretta al risparmiatore finale prevede la consegna di una prospetto unico europeo che deve riassumere, in modo sintetico, il tipo di prodotto che il cliente si appresta a sottoscrivere e il costo complessivo del finanziamento.
Gli Stati membri della Ue dovranno poi intervenire per fissare un limite sia ai tassi d’interesse applicati nel caso di carte revolving, sia al costo complessivo del prestito, che comprende anche le spese di istruttoria e le commissioni di uscita.
Diritto all’oblio e microprestiti
Un’altra novità è il diritto all’oblio per gli ex malati oncologici, penalizzati al momento di chiedere un prestito: d’ora in poi, dopo un certo numero di anni dalla guarigione, il consumatore ha diritto a far cancellare ogni riferimento alla sua malattia dalle banche dati utilizzate dalle società finanziarie.
La novità più importante introdotta dalla direttiva Ccd è che si applicherà anche ai micro-finanziamenti sotto i 200 euro. In termini pratici questo significa che verrà introdotta la valutazione del merito creditizio anche per i finanziamenti di importo contenuto.
I prossimi step della normativa
Ma quando arriveranno queste nuove norme in Italia? È bene ricordare che la direttiva aveva già ricevuto l’ok del Consiglio e dal Parlamento a fine dicembre 2022. Ora il Parlamento ha dato il via libera definitivo al testo ma come tutte le direttive dovrà però essere recepita dagli Stati membri.
A quel punto però potrebbero esserci ulteriori novità perché ciascun Paese potrebbe, almeno in linea teorica, stabilire, ad esempio, un tetto diverso ai costi del finanziamento o nuove regole per assicurare il diritto all’oblio per gli ex malati oncologici.
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