Prestiti al consumo in calo: crollano auto e arredamento
19 set 2013 | 2 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Credito al consumo ancora in calo: sempre meno le richieste per auto e arredamento
La crisi non molla e continua a spargere i suoi effetti nefasti sul credito al consumo. Secondo un rapporto di Assofin, l'Associazione italiana del credito al consumo e immobiliare, per il quinto anno consecutivo, nel 2013, si registra il forte calo dei prestiti che sono finalizzati all'acquisto di beni: nei primi sette mesi dell'anno le banche hanno erogato il 6,2% in meno di prestiti per una cifra complessiva di 27,6 miliardi di euro erogati, ben lontani dai 60,6 miliardi erogati nel 2008, ultimo anno di grazia.
La frenata di quest'anno, pur nella sua gravità, risulta comunque contenuta se confrontata con gli anni precedenti, a partire proprio dal 2012 quando il crollo è stato tragico (-12%) proseguendo in una spirale negativa che, dal 2008 in poi, ha bruciato oltre 15 miliardi di euro.
Analizzando in dettaglio la situazione del 2013, con dati aggiornati fino a luglio, i finanziamenti maggiormente diminuiti sono quelli destinati all'acquisto delle automobili, crollati del 7% circa, pari a 5,2 miliardi di euro in meno, mentre i prestiti destinati all'acquisto di arredamento, di elettrodomestici o destinati alle vacanze sono calati di un più contenuto 2,8%. Queste voci tengono, spiega il direttore di Assofin Giuseppe Piano Mortari, “perché sono importi modesti, in media intorno ai 1.400 euro, quanto necessario per finanziare acquisti di elettrodomestici o divani”.
La portata di questa crisi è visibile anche dalla forte contrazione delle carte di credito: secondo Banca d'Italia, nel 2012 le carte carte di credito personali, familiari e aziendali sono calate complessivamente a 13,5 milioni di euro, 3 milioni in meno rispetto a cinque anni fa, quando veleggiavano sui 16,5 milioni. In tutto questo panorama deprimente, l'unica eccezione positiva, diciamo così, è rappresentata dalla modalità di cessione del quinto che risulta in ripresa soprattutto tra i pensionati. Per il futuro Assofin non è ottimista, visto che la speranza è quella di contenere, per il 2013, il calo dei prestiti intorno al 5%, con un calo di “soli” 2 miliardi di euro (contro i 47 miliardi erogati nel 2012). Secondo Chiaffredo Salomone, presidente di Assofin, sul calo dei finanziamenti pesano una serie di fattori come erosione del reddito, incertezza del posto di lavoro ma, soprattutto, il pessimo clima di fiducia. “Il consumatore - spiega Salomone - percepisce l'incertezza del reddito e non consuma né chiede prestiti. Per sperare di invertire rotta servirebbe in realtà un vero rilancio dei consumi, anche legato alla fiscalità”.
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