Ponte di Pasqua, quanto viaggeremo...e spenderemo
3 apr 2019 | 3 min di lettura | Pubblicato da Franco C.
Ponte di Pasqua e città d'arte, un binomio inscindibile
Con la primavera è arrivato il periodo di Pasqua, adatto più che mai quest'anno a regalarsi un lungo ponte, utilizzando magari i prestiti personali per i viaggi, così da non gravare troppo sulle finanze familiari. Quest’anno la Pasqua cade il 21 e 22 aprile: per cui, con pochi giorni di ferie, si può tranquillamente allungare lo stop fino al 25 aprile tornando al lavoro il 29 aprile, o arrivare addirittura al 2 maggio, complici, anche le lunghe vacanze scolastiche.
Dove andare a trascorrere la vacanza lo suggerisce indirettamente un'indagine Assoturismo Confesercenti - Cst, secondo cui le città d'arte sone la meta preferita per italiani e stranieri.
Nel 2018, oltre 113 milioni di presenze nelle città d'arte. Che le città d'arte continuino a trainare il turismo italiano lo dimostrano anche i dati 2018. L'anno si è chiuso con l'aumento sostenuto degli arrivi, a 44,4 milioni di unità, 600 mila in più rispetto al 2017, e delle presenze che passano dai 110 milioni del 2017 ai 113,4 milioni, pari al 26,3% del totale presenze in Italia (430 milioni). Il patrimonio culturale italiano, insomma, affascina. I turisti stranieri rappresentano il 60% delle presenze turistiche nelle città d’arte: nel 2018 hanno speso circa 15,5 miliardi di euro, l’11% in più del 2017.
Le prime 10 città d'arte totalizzano 84 milioni di presenze. Secondo la ricerca Cst-Confesercenti Assoturismo, quasi tre turisti su quattro si concentrano sulle mete più conosciute: le prime dieci città d’arte italiane, ossia Roma, Milano, Venezia, Firenze, Torino, Bologna, Napoli, Verona, Genova e Pisa, totalizzano più di 84 milioni di presenze, sui 113,4 milioni dei turisti culturali. L’ottimo risultato del 2018 conferma il track record del turismo culturale: dal 2010 al 2018, le presenze di turisti nelle città d’arte italiane sono salite da 93,9 a 113,4 milioni, il 20,8% in più, pari a circa 19,5 milioni di persone.
Prima Matera (+176%) ma Roma si conferma regina dei monumenti. La performance migliore è stata quella di Matera che, negli ultimi sette anni, ha visto un aumento boom del 176% di presenze, per merito soprattutto della domanda straniera (+216%). Tra le città d'arte propriamente dette, Roma si conferma la regina dei monumenti: nel 2018 ha catalizzato l'attenzione di 22,9 milioni di visitatori, l'81% in più rispetto al 2010. Alle spalle della Capitale c'è Firenze (7 milioni di visitatori, +42% sul 2010), poi Napoli (5,1milioni, il 181% in più sul 2010), Pompei (3,7 milioni, il 57% in più sul 2010) e Torino (1,4 milioni, +58%).
Strutture ricettive: +126% dal 2010. Il successo del turismo nelle città d'arte ha portato anche all'incremento delle attività ricettive: tra il 2010 e il 2018, scrive il report Cst, sono aumentate del 126%, con 32 mila unità in più. Sono cresciuti del 25% anche i posti letto disponibili, aumentati di 196 mila unità, trainati dall’offerta extralberghiera che, nelle città d’interesse storico e artistico, copre il 54,5% dei posti letto, dal 45,4% del 2010.
Dal 2010 introiti dei musei quasi raddoppiati. Il successo delle città d'arte si accompagna con la crescita dei visitatori di musei, monumenti e aree archeologiche statali: l'anno scorso sono stati 55,5 milioni, 5 milioni in più rispetto al 2017. Anche in questo caso il track record dal 2010 al 2018 è di quelli da incorniciare, con 18,2 milioni di visitatori in più, con l'aumento sia dei paganti (+61%) che dei non paganti (+40%). Crescono, di conseguenza, anche gli introiti dei musei, quasi raddoppiati: dai 104,5 milioni di euro del 2010 sono passati ai 229 milioni del 2018, con un rialzo del 119%.
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