Osservatorio sul credito al dettaglio
16 giu 2016 | 3 min di lettura | Pubblicato da Rosaria B.
Buone le performance dei prestiti in Italia
Gli Italiani tornano a ricorrere ai prestiti personali e al credito al consumo quando si tratta di pianificare le spese più importanti, in particolare auto e moto. Ma decidono di farlo, nella maggior parte dei casi, solo dopo aver valutato più attentamente il livello delle entrate familiari: per questo motivo diminuisce il numero di coloro che non sono più in grado o fanno molta fatica a restituire il finanziamento.
A fornire questo scenario è la quarantesima edizione dell’Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia, secondo cui nel corso degli ultimi mesi del 2015 e del primo trimestre 2016 il mercato del credito alle famiglie ha continuato a mostrare quei segnali di miglioramento già evidenziati nei mesi precedenti.
Nel corso del 2015, l’attività di erogazione di credito al consumo è tornata a mostrare una crescita a doppia cifra, con i flussi finanziati, seppur ancora inferiori rispetto ai volumi pre-crisi, in aumento del +13.9%.
Attraverso il credito ottenuto le famiglie italiane sono tornate a spendere in particolare per gli acquisti di beni durevoli rinviati negli anni scorsi. Aumentano leggermente, infatti, gli importi medi erogati e le durate dei contratti di finanziamento.
Nel dettaglio vi è stato un aumento dei finanziamenti finalizzati all’acquisto di auto e moto erogati presso i concessionari (pari al 27.7% nel primo trimestre 2016), anche grazie a un livello dei tassi contenuti e alle offerte promozionali.
Anche i prestiti personali hanno chiuso il 2015 in decisa crescita per accelerare ulteriormente nei primi tre mesi dell’anno in corso (+18.4%). In netta ripresa anche i finanziamenti finalizzati all’acquisto di altri beni e servizi che nel primo trimestre 2016 registrano un aumento dell’11.3%. Sulla buona performance incidono in particolare i finanziamenti finalizzati all’acquisto di arredo e di elettrodomestici, favoriti ancora dalle detrazioni fiscali. Nel primo trimestre 2016 anche i finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio/pensione mostrano una crescita a doppia cifra (+10.3%).
L’Osservatorio sul credito al dettaglio evidenzia inoltre una tendenza ancora più importante: chi ricorre ad un finanziamento tende a farlo dopo aver valutato bene la propria capacità di ripagare il debito. L’ultima parte del 2015 e il primo trimestre del 2016 mostrano infatti un’ulteriore riduzione della rischiosità del credito al consumo. Il tasso di default (ovvero l’indice di rischio di credito che in estrema sintesi indica i ritardi nel pagamento di sei o più rate nell’ultimo anno di rilevazione) del credito al dettaglio considerato nel suo complesso si è infatti attestato a marzo 2016 all’1.9%, rispetto al 2.3% del marzo 2015.
La contrazione è risultata particolarmente significativa per i prestiti personali: la rischiosità è passata dal 3.7% di marzo 2015 al 2.9% di marzo 2016. Migliora anche se di poco anche la capacità di ripagare i prestiti finalizzati, ovvero quelli legati all’acquisto di un determinato prodotto: il tasso di default scende di 0.3 punti percentuali rispetto a marzo 2015.
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